FIDAPA, un ponte tra donne del mondo a Catanzaro.Mastrolonardo:”dobbiamo guardare al futuro”

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Organizzatrice dell’evento, Loreta Mastrolonardo,
Organizzatrice dell’evento, Loreta Mastrolonardo,

di Benedetta Cioffoletti-

Si è tenuto presso l’Hotel “La conchiglia del porto” a Catanzaro Lido, il convegno “Donne e diritti nel Mediterraneo”, organizzato dalla referente distrettuale della Task Force Diritti Umani FIDAPA, Loreta Mastrolonardo.

Ad introdurre i lavori Franca Dora Mannarino, presidente FIDAPA distretto Sud Ovest che ha dato il benvenuto a tutte le socie, tra cui  la Past Presidente nazionale Caterina Mazzella; Giuseppina Bombaci, Rappresentante BPW Europa al Consiglio d’Europa; Melinda Calandra, Responsabile nazionale Task Force Diritti Umani; Rossella Barillari, presidente della sezione FIDAPA di Catanzaro, che ha letto il messaggio pervenuto da parte del sindaco di Catanzaro, Nicola Fiorita.

 I temi affrontati nel convegno programmato sono di estrema rilevanza. Il Mediterraneo, contesto nevralgico dell’incontro e della condivisione della storia, è oggi lo scenario entro cui si vanno delineando le sfide per il futuro del nostro mondo e tra esse la questione dei diritti delle donne è centrale per immaginare l’edificazione di una società aperta, inclusiva, più forte, più giusta e coesa”.

Successivo l’intervento di Giuseppina Bombaci, che ha spiegato il ruolo internazionale del Consiglio d’Europa, organismo autonomo che sviluppa strategia e strumenti per promuovere l’educazione ai diritti umani e alla democrazia.

Il Console Onorario del Regno del Marocco, Domenico Naccari, ha illustrato come questo Paese negli ultimi anni abbia vissuto un processo di sviluppo economico e sociale. “Il ruolo della donna si è evoluto nel corso del tempo in Marocco: la legge del 2021 prevede infatti una riserva del 30% per le donne in tutte le rappresentanze politiche e amministrative. Per la prima volta abbiamo sindaci donna a Casablanca, Rabat e Marrakech, le città più importanti del Marocco. L’emancipazione femminile marocchina si è iniziata ad affermare, infatti, con la resistenza anti coloniale nei confronti della Francia”.

Ha preso poi la parola l’organizzatrice dell’evento, Loreta Mastrolonardo, ringraziando le socie FIDAPA e lanciando un messaggio di speranza per il futuro.
“Care socie, pur se siamo in un presente dissennatamente dilaniato dalle guerre, dal dolore, dell’angoscia, sappiamo che l’estate tornerà. Sì, perché abbiamo speranza. Sì, perché siamo eredi della civiltà mediterranea, della sapienza e della spiritualità nate e tramandate sulle sponde di questo mare che ha unito e unisce popoli e culture. Sì perché, come le nostre sorelle che vivono su queste coste, condividiamo sofferenze, paure, smarrimenti, ma anche la forza che, donando la vita lotta, per la pace. Sì perché, sappiamo scrutare l’orizzonte durante le tempeste e individuare i primi fiori dell’ulivo. Lo spuntare del germoglio è qualcosa di impercettibile, che richiede pazienza, che non fa rumore, che cresce delicatamente e che con pudore e con fiducia si offre alla vita. E noi, con la stessa generosità, con uguale pazienza, con uguale fede nella vita, dobbiamo guardare il futuro che appare all’orizzonte e riconoscere la pianta che sta per germogliare”.

Serena Forni, professoressa di filosofia del mondo antico, attraverso un excursus filosofico, ha descritto il ruolo fondamentale del Mediterraneo fin dagli albori della civiltà. “Il Mediterraneo non è solo un luogo fisico che corrisponde a certe coordinate geografiche, non è solo un luogo di opportunità economiche, di scambio, di grande turismo: il Mediterraneo è soprattutto un luogo dello spirito e della cultura universale. Se oggi parliamo di diritti umani, lo dobbiamo soprattutto al grande genio greco, che ha osato aprire inchiostri segreti della natura, ha saputo indagare, guardare il cuore dell’uomo e vedere che in ogni uomo, al di là delle sue apparenze, della sua storia, della sua cultura, c’è una scintilla di quel fuoco di Prometeo e che ha valore in quanto tale, persona che è uomo e donna.”

Shermine Dajani, proprietaria e CEO di Panmed Energy, una delle principali società di
consulenza in servizi legati all’energia in Giordania, ha esposto il suo punto di vista in merito alla questione femminile.
“In Giordania, la mia terra natale, le donne hanno fatto passi da gigante in vari campi, dalla
politica e gli affari all’istruzione e alle arti. Abbiamo donne che ricoprono il ruolo di ministri,
imprenditrici alla guida di imprese innovative e attivisti che difendono la giustizia sociale e i
diritti umani. La forza delle donne giordane non risiede solo nei loro successi professionali, ma anche nel loro incrollabile impegno nei confronti delle loro famiglie e comunità”.

Si è soffermata poi sulla guerra in Palestina: “Oggi, tuttavia, devo rivolgere la nostra
attenzione al conflitto in corso a Gaza – ha affermato – Si tratta di un vero e proprio genocidio e il primo maggiormente documentato nella storia dell’umanità. Il mondo intero sta assistendo agli orrori e ai massacri perpetrati contro donne e bambini innocenti nel West Bank e a Gaza. Viviamo in un mondo con doppi standard in cui il diritto internazionale e le risoluzioni delle Nazioni Unite non vengono rispettati. Fino a quando non ci sarà pressione da parte dell’UE e dell’Italia su Israele affinché metta fine alla fame e ai massacri in corso, nient’altro conta al mondo”.

A conclusione del convegno l’intervento di Mons. Antonio Staglianò, vescovo emerito di
Noto, il quale ha sottolineato, attraverso un’ampia disamina filosofica, il valore dell’amore
nella dinamica uomo-donna, “rapporto di umanità che precede la differenziazione sessuale e che splendendo nell’amore determina quella dualità come possibilità di inaltrarsi nell’altro”.
La donna, dunque, è per Mons. Staglianò, espressione di quell’alterità senza la quale
nessuna identità umana è possibile, nemmeno quella maschile. Infatti il predominio
dell’uomo sulla donna provoca la perdita della sua umanità, lasciando spazio ai suoi istinti
più bestiali. La donna diviene così l’elemento fondamentale per il raggiungimento della pace
nel mondo.

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