Colori e forme nella prima edizione di “Arte Salerno 2016”

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Parola d’ordine creatività e passione ! L’Arte a Salerno la fa da sovrana ed ora ancora di più !

Si è concluso con entusiasmo di pubblico e critica “Arte Salerno 2016”, primo Concorso di Arte Contemporanea, finalizzato alla ricerca ed alla promozione di Artisti di Talento, tenutosi presso Palazzo Fruscione e presso il Complesso Monumentale di San Pietro a Corte.

Il premio, organizzato da ArtetrA e La PrinceArt, in collaborazione con la Regione Campania ed il Comune di Salerno, è stato un “luogo ” d’incontro tra artisti, critici, collezionisti, appassionati d’Arte.

A vincere questa prima edizione è stata l’artista ternana Alessandra La Chioma con la sua opera “Tabù”.
La giuria, con Ennio Calabria nel ruolo di presidente, era composta da : Anna Rita Delucca, Armando Principe, Rosario Sprovieri, Rita Pedonesi, Veronica Nicoli, Gastone Ranieri Indoni, Vittorio Sgarbi.
La cerimonia di premiazione ha avuto come location lo splendido Teatro Verdi e come protagonisti Marisa Laurito e Tony Esposito.

Cesare Fanelli e’ uno dei duecento artisti selezionati per questa prima edizione su oltre duemila, italiani e non.
Architetto ed appassionato d’Arte è nato a Forino dove vive, lavora e dipinge. Da autodidatta si è avvicinato alla pittura che non ha più abbandonato. Le sue opere sono giochi vorticosi di colore e forme che ci conducono in mondi metafisici. Le sue “Testine” sono opere concettuali di grande magnetismo. Il suo studio, la sua fucìna, è un mondo di poesia e ricerca di assoluto. Qui, tra le tante opere vi è una “Testina” che sorride con sguardo color cielo, avvolta da una sorta di filamenti : la donna, nonostante le difficoltà della vita riesce a trovare forza nella grazia del suo sorriso.
Il soggetto femminile ritorna nell’opera presentata a “Arte Salerno 2016”

– Cosa pensa di questo Premio a Salerno?
“Ho partecipato con immenso piacere ed emozione in quanto Salerno ha grande potenzialità ed è per tutti la città del Futuro”

-Con quale opera ha partecipato?
“L’opera è intitolata “Gravidà”, formato 100×70, l’insieme di due fenomeni: la gravidanza e la forza di gravità rappresentata con vortici non visibili dall’occhio umano ma veri in quanto il vuoto non esiste”

-Qual è il significato ?
“La donna è il soggetto più importante e indispensabile del divenire. Essa trasforma l’ENERGIA in MASSA (bimbo) con la gravidanza ed ambienta nel proprio grembo il nuovo essere nella gravità terrestre, dando il via al tempo”

– Cosa ha rappresentato per Lei questo evento?
Un evento importante, organizzato e condotto in modo egregio. Ottimo il livello di tutti i partecipanti, per cui il vero premio è aver partecipato”

Claudia Izzo

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