“Berlino- Cronache del muro”, alla Sala Pasolini con Ezio Mauro

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E che la Storia sia maestra di vita- di Antonietta Doria-

Presso la Sala Pasolini di Salerno, il giornalista Ezio Mauro, ex direttore de “La Stampa” e “La Repubblica”, scrittore e divulgatore, ha illustrato il film documentario “Berlino- Cronache del Muro”, per un appuntamento all’insegna del pathos. Nonostante infatti, siano trascorsi 30 anni dalla caduta di quell’oscenità rappresentata dal muro, il ricordo è ancora vivo in ognuno di noi.

Il giornalista ha ripercorso  quegli anni terribili, a cominciare dalla notte tra il 12 ed il 13 agosto 1961 quando non solo Berlino, ma il mondo intero, fu materialmente diviso in due blocchi. Da quel momento in poi, sotto gli occhi attoniti dei Berlinesi, la separazione tra Est ed Ovest che durava dal Dopoguerra, non fu solo qualcosa di ideale ma prese le sembianze mostruose di un lungo muro di 156 chilometri, alto 4 metri. Mauro ha raccontato quegli anni fornendo particolari agghiaccianti:43 chilometri di filo spinato, rastrellamenti ogni mattina per individuare  eventuali orme, trappole anticarro, cani pastore addestrati, 302 torri di vedetta e poi, fossati, bunker e tutto ciò che poteva servire a scoraggiare eventuali fughe verso Berlino Ovest.

Ma non tutte le “anime prigioniere”, nel corso degli anni hanno sopportato questa lacerazione: 5000 riuscirono a fuggire raggiungendo Berlino Ovest. L’aspirazione alla libertà era incontenibile, ma ben 87 persone, secondo atri dati , 113, avrebbero perso la vita nei vani tentativi di fuga.

Il muro rappresentava comunque un segno di debolezza del regime comunista, l’ammissione di impotenza di fronte al continuo esodo verso Ovest dei Berlinesi; “non potendo controllare le persone , si controllava lo spazio”.

Ezio Mauro, dunque, con la sua sagacia e grande professionalità ha saputo condurre il suo pubblico in quei luoghi che hanno cambiato i destini di tanta gente, in quel periodo di grandi tragedie e terrore.

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