Anche quest’anno sarà presentato alla stampa e al pubblico, con il patrocinio della Camera di Commercio e dell’Amministrazione Comunale di Salerno, giovedì 20 dicembre 2018 alle ore 17,00 presso la Salone Genovesi della Camera di Commercio il Calendario d’Arte De Luca 2019 dedicato a ULISSE CAPUTO (Salerno 1872-Parigi 1948).
Per i saluti istituzionali sarà presente Andrea Prete, Presidente della Camera di Commercio di Salerno. Ne parleranno la Prof.ssa Mariantonietta Picone Petrusa dell’Università “Federico II” di Napoli, il curatore e storico dell’arte Marco Alfano, ed Andrea De Luca della De Luca Industria Grafica e Cartaria; modera il giornalista Sigismondo Nastri.
Una tradizione consolidata quella del Calendario d’Arte De Luca, entrata a far parte del costume del nostro Natale, che continua l’idea di Giuseppe De Luca (1934-2013), il quale per primo lanciò l’idea di un calendario promozionale.Il Calendario illustra nei 12 mesi alcune opere del pittore salernitano Ulisse Caputo, dedicate alla gioia di vivere. L’omaggio di De Luca Industria Grafica e Cartaria, a vent’anni dalla prima mostra monografica allestita a Palazzo Sant’Agostino, e curata dalla Prof.ssa Mariantonietta Picone Petrusa, intende contribuire alla conoscenza presso il grande pubblico di una delle figure di rilievo nella storia artistica italiana della prima metà del XX secolo. La pubblicazione illustra alcuni capolavori di Ulisse Caputo, di cui alcuni inediti, centrando l’attenzione su opere di proprietà degli Enti, quali la Camera di Commercio e il Comune di Salerno, e provenienti da prestigiose collezioni private.
Tra le opere di Ulisse Caputo illustrate nel calendario si segnalano: Paesaggio parigino, 1906 (olio su tela, cm 38,5×62); Lezione di violoncello, [1910-15] (olio su tela, cm 60×74), proveniente dalla Collezione De Luca; Portrait d’élégante, 1910 (olio su tela, cm 55×46); La loge du théâtre, 1910 (olio su tela, cm 89×116); Il balletto, 1911 (olio su tela, cm 97×131); Violante, 1913 (olio su tela, cm 130,5×97); La chanteleine, 1918-22 (olio su tela, cm 81×65) dalle collezioni del Comune di Salerno e La bambola, 1926 (olio su tela, cm 73×60), appartenente alla Camera di Commercio di Salerno. Tutte le opere di Ulisse Caputo sono riprodotte e analizzate storicamente negli “apparati”, sempre molto ricchi, pubblicati sul retro del Calendario De Luca 2019.
Ulisse Caputo (Salerno 1872 – Parigi 1948), figlio dello scenografo e decoratore teatrale Ermenegildo, si forma presso il R. Istituto di Belle Arti di Napoli, dove è allievo di Domenico Morelli e di Stanislao Lista; preferirà in seguito frequentare lo studio del pittore salernitano Gaetano Esposito. Nel 1899 si stabilisce a Parigi, dove lavora, con l’amico Pietro Scoppetta, come disegnatore per riviste di moda, subendo l’influenza dell’impressionismo internazionale (Zuloaga, Whistler). Nel 1904 sposa Maria, figlia dell’editore della Roma “bizantina”, Angelo Sommaruga. Dal 1901 al ’32 espone regolarmente ai Salon parigini. Nel 1904 è presente all’Esposizione Italiana di Londra, a Il Cairo nel 1905, a Monaco di Baviera nel 1909, a Buenos Aires, a Santiago del Cile, a Pittsburgh, nel 1910. Dal 1907 al ’26 partecipa a tutte le edizioni della Biennale di Venezia. Dal 1910, con l’amico scrittore Henri Barbusse, soggiorna per due anni in Bretagna, dove subisce l’influenza della Scuola di Pont-Aven e dei nabis. Nel 1914 riceve il prestigioso incarico del governo francese di recarsi in Marocco, per illustrare costumi e scorci suggestivi di quelle terre. Nel 1918-22 si stabilisce nell’atelier di Cézanne ad Aix-en-Provence: le opere dipinte in questi anni sono caratterizzate da una pittura a tòcchi divisi e complementari, come in La chanteleine (Comune di Salerno) e in Porta sul giardino (Aix-en-Provence), oggi in collezione De Luca. Nel 1921 la Galleria Pesaro di Milano gli dedica una personale, mentre la Città di Salerno gli organizza una retrospettiva antologica nel 1928; alla II Mostra Salernitana d’Arte, del 1933, è presente con quattro opere: Romanticismo, Marocco: Patio, Ninetta e Cuffietta bianca. Del 1936 è l’ultima personale, allestita presso la Compagnia degli Illusi di Napoli. Muore, a Parigi, il 13 ottobre 1948.