A Giffoni Teatro si apre il sipario con “Massimo Lopez e Tullio Solenghi Show”

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Al via l’XI stagione invernale di Giffoni Teatro promossa dall’associazione omonima presieduta da Mimma Cafaro. L’edizione si compone di sette appuntamenti, distribuiti da novembre 2018 ad aprile 2019. Al taglio del nastro una coppia storica della televisione, che ha raggiunto il successo quando più che un duo erano un trio, e tra loro figurava una straordinaria ed indimenticata Anna Marchesini, scomparsa il 30 luglio 2016 a soli 63 anni.

ll sipario della Sala Truffaut della Cittadella del Cinema di Giffoni Valle Piana si aprirà martedì 27 novembre alle 21 con il “Massimo Lopez e Tullio Solenghi Show”. I due protagonisti riapparsi a “Domenica in” accanto alla zia della rete ammiraglia, Mara Venier, tornano insieme sul palco dopo 15 anni, come due vecchi amici che si ritrovano, in uno show di cui sono interpreti e autori. accompagnati dalle musiche live della Jazz Company diretta dal maestro Gabriele Comeglio. Ne scaturisce una scoppiettante carrellata di voci, imitazioni, sketch, performance musicali, improvvisazioni ed interazioni col pubblico. In quasi due ore di spettacolo, si offrono alla platea con l’empatia spassosa ed emozionale del loro inconfondibile “marchio di fabbrica”. Lo spettacolo (produzione Imarts Mediacon) vede in regia Gaetano Liguori.

Tra i vari cammei, l’incontro tra Papa Bergoglio e Papa Ratzinger, in un esilarante siparietto di vita domestica, i duetti musicali di Gino Paoli e Ornella Vanoni e quello più recente di Dean Martin e Frank Sinatra, che ha sbancato la puntata natalizia di “Tale e Quale Show”.

La scintilla del ritorno insieme sul palco è scoccata proprio in occasione del programma Rai condotto da. Carlo Conti. «Da lì è partito tutto, anche se l’idea di tornare a lavorare insieme ronzava già da tempo nelle nostre teste…la frequentazione e l’amicizia non si sono mai interrotte – racconta la coppia – In sede ne è scaturito un racconto scenico senza un apparente filo conduttore, un po’ a scatole cinesi, dove una semplice frase o una singola intonazione possono agevolare la scena successiva. Il divertimento è predominante, ma non mancano momenti di profonda emozione, come quello in cui ricordiamo Anna e l’applauso che ne scaturisce ogni sera sembra non finire mai. Quei dodici anni passati insieme hanno inevitabilmente scolpito po’ di ognuno di noi negli altri due, è per questo che salendo sul palco ogni sera avvertiamo la meravigliosa sensazione di portare una parte di Anna con noi».

 

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