Casa Limen: una nuova realtà culturale all’interno della Fondazione Filiberto Menna

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 Ci troviamo nella storica “Casa del Combattente” la cui realizzazione risale al 1925 su progetto, dell’anno prima, dell’Ing. Vincenzo Naddeo. E’ l’epoca dei grandi stravolgimenti urbanistici che coinvolgono la linea di costa salernitana e quindi anche l’area di Santa Teresa. Il Comune di Salerno, sul finire degli anni ’80, chiede alla Capitaneria di Porto, all’epoca proprietaria dell’immobile, la concessione di una parte di esso da destinare alla Fondazione Filiberto Menna. Inizialmente sede di un piccolo Teatro, dal 1989, la struttura accoglie al suo interno la sede della Fondazione (le cui attività culturali spaziano dall’arte alla filosofia e la letteratura) e l’Associazione Nazionale Marinai d’Italia. Contiene, oltre alle aule studio, anche una grande ed elegante sala da 100 post a sedere, che fanno della Fondazione uno spazio dinamico-culturale di alto spessore. Ne parliamo con Gianni Fiorito, il Presidente dell’Associazione Limen. Allo stato attuale come si articola tale realtà?

 Fondazione Menna ha sempre voluto essere un punto di riferimento per la cultura cittadina: di fatti, al suo interno, ritroviamo numerosi libri, raccolte di volumi altamente specializzati custoditi nella biblioteca della Fondazione. Nel mese di Settembre del 2021, l’allora Presidente, Claudio Tringali, nell’intento di avvicinare alla Fondazione il mondo giovanile e soprattutto quello culturale, ovvero le nuove energie, ha iniziato un colloquio con l’Associazione Limen, attraverso un protocollo d’intesa che ha permesso a noi l’uso di questi spazi sia per motivazioni culturali e aggregative, sia per offrire ai ragazzi di questa città uno spazio per lo studio e per lo smart working. L’attuale Presidente della Fondazione Menna, Letizia Magaldi, ha poi accolto con piacere la nostra proposta e il nostro progetto, animata anche lei dallo stesso spirito vissuto in gioventù e dal desiderio di rivedere tale realtà piena di ragazzi. Limen è, dunque, un luogo di aggregazione e fusione culturale, attuato sul progetto di Casa Limen (i cui responsabili organizzativi sono Giovanni Guariglia e Riccardo Papalino) una comunità che intende creare una rete di tutte le energie positive della città, dando loro soprattutto uno spazio in cui sentirsi a casa. Una realtà che accoglie non solo chi vive in città, ma anche coloro che sono ritornati a Salerno in periodo pandemico, in un momento di forti limitazioni alla socialità, per cercare nuovi spunti o più semplicemente ritrovare vecchi amici con cui poter condividere nuovi percorsi culturali.

Come si sviluppa questo progetto nascente?

 Siamo l’unica biblioteca che apre la mattina per chiudere la sera e siamo, inoltre, aperti ogni giorno, anche il sabato e la domenica. Dal 17 dicembre scorso, a volte, facciamo anche orario continuato.  E’ questa l’unica biblioteca in centro città che contiene, al suo interno, una serie di sale lettura con un’ampia raccolta di libri, un grande ed elegante salone con 100 posti a sedere, aule per lo smart working con un wifi libero che offre anche la possibilità ai ragazzi di lavorare in Germania, in Scozia o a Milano. Si può, inoltre, comodamente studiare al suo interno, come nel caso degli studenti universitari fuori sede, si può frequentare direttamente online e poter anche socializzare con altri ragazzi. E’ obbligatoria la prenotazione e l’uso della mascherina, il rispetto del distanziamento e il green pass rafforzato. Nel solo primo mese di apertura abbiamo avuto 500 presenze circa, ottenendo quindi una grossa risposta da parte della città.Abbiamo anche uno spazio all’aperto, la terrazza dalla quale si può godere di una meravigliosa vista sul Golfo di Salerno a sud e del Castello a nord, che concilia anche lo studio e favorisce la socializzazione. Oltre ad unire le arti dalla pittura, al fumetto, alla musica (dal rap al blues), abbiamo pensato di collegare l’Associazione Limen anche a tutte le altre realtà che fanno rete con noi, nel pieno rispetto del sottotitolo di Limen che è in realtà “un posto per tutti”.

 All’interno di questa nuova realtà culturale ci sono ragazzi come Luca Cifarelli (Direttore, assieme a Giovanni Peduto, di Casa Limen) al primo anno di Università e fruitore anche lui di questi spazi, che ci da ulteriori e preziose informazioni.

 Stiamo creando dei solidi legami anche con le scuole di Salerno. La Fondazione, è intenzionata, ad esempio, a creare un laboratorio teatrale con il coinvolgimento anche delle scuole, partendo dalle elementari e gli asili, quindi dai più piccoli. Per quanto riguarda la nostra Associazione, lavoriamo soprattutto alla creazione di un legame con gli Istituti Superiori che sono a noi più vicini, attraverso i Rappresentanti di Istituto che vengono a trovarci.

Riprende la parola il Presidente Gianni Fiorito, con alcune precisazioni su Casa Limen.

  Limen nasce come Festival dove la musica la fa da padrona. Il festival è il momento apicale della nostra programmazione, invece la Casa è la struttura che ospita questa comunità tutto l’anno. Essa è all’interno della ex Casa del Combattente (dove siamo adesso) oggi la casa dei giovani che combattono per il futuro della nostra città, per degli orizzonti nuovi, perché noi facciamo attività culturali che allargano gli orizzonti della nostra città. Contribuiamo noi stessi alle spese, quindi autofinanziandoci, secondo l’accordo quadro con la Fondazione Menna che ci ha gentilmente concesso lo spazio. E’, inoltre, un ambiente completamente igienizzato i cui spazi sono stati tutti riutilizzati, ripuliti e risistemati per accogliere gli studiosi.

Ci sono dei progetti per il prossimo futuro?

Siamo di fronte a una realtà (spazio studio) con una programmazione culturale che avrà luogo nei prossimi mesi. Alla programmazione della Fondazione Menna, si affiancherà quella di Limen, con attività che abbracceranno svariati ambiti culturali. Limen è un contenitore di tutte le arti e di tutte le energie della nostra città e, ovviamente, abbiamo anche un Festival, come poc’anzi detto, che si esplica a fine estate con il “Limen Salerno Festival” che ci auguriamo di poter riproporre in maniera ancora più amplia rispetto all’anno scorso.

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