
Due le persone denunciate –
Scarico abusivo di acque reflue nel canale di bonifica, emissioni di atmosfera non autorizzate, illecita gestione di rifiuti speciali, violata la normativa di prevenzione incendi: questo è quanto è stato contestato ad una nota azienda di Castel San Giorgio, specializzata nella lavorazione di banda stagnata per la produzione di imballaggi quali scatolame.
I Carabinieri del Nucleo Operativo Ecologico di Salerno, infatti, oggi, hanno apposto i sigilli di sequestro preventivo in esecuzione del decreto del GIP del Tribunale di Nocera Inferiore
Due le persone denunciate: il legale rappresentante in carica della società industriale, ed il precedente, devono rispondere per avere effettuato, o comunque consentito l’installazione e messa in esercizio di tre linee di produzione di scatolame in banda stagnata, producenti emissioni in atmosfera, in assenza della prescritta autorizzazione. Ai due rappresentanti d’impresa viene contestato di avere illecitamente gestito mediante attività di messa in riserva o stoccaggio, rifiuti speciali quali “fanghi delle fosse settiche” e “imballaggi in legno”.
Inoltre, dagli accertamenti effettuati dai Carabinieri del N.O.E. è emerso anche lo scarico senza la prescritta autorizzazione delle acque reflue industriali derivanti dalla attività produttiva, scarico con recapito finale nel canale di bonifica.
In ultimo, i Carabinieri del Nucleo Operativo Ecologico hanno accertato che l’azienda era sprovvista del certificato di prevenzione incendi.
Per evitare il totale arresto dello stabilimento, il GIP ha poi proceduto alla nomina di un amministratore giudiziario, proprio per evitare conseguenti ricadute negative sulla gestione economica della compagine e sui relativi livelli occupazionali.
Claudia Izzo