Ieri, giovedì 7 settembre 2023, nel punto vendita salernitano di Ikea, a Baronissi, poco prima dell’apertura del negozio al pubblico, un lavoratore dell’appalto di vigilanza è deceduto in seguito ad un malore.
Tuttavia, le porte del negozio hanno regolarmente e puntualmente aperto, dando ancora una volta l’assoluta priorità alle vendite e al business, incuranti del fatto che i lavoratori fossero sconvolti per quanto accaduto ad un collega in servizio.
Le segreterie provinciali di Filcams Cgil e Fisascat Cisl, congiuntamente alla Cgil provinciale e alla Cisl di Salerno, oltre ad esprimere cordoglio e vicinanza alla famiglia di Pasquale Maddaloni, il 57enne dipendente della Prestige che da più di dieci anni era addetto alla vigilanza armata nel punto vendita, non possono che condannare fermamente l’atteggiamento tenuto dal colosso svedese in questa occasione.
Le Rsa del negozio, infatti, dopo aver appreso la notizia, hanno immediatamente chiesto al management di dare un segno tangibile di sensibilità per quanto accaduto decretando lo slittamento di un’ora dell’apertura al pubblico per la giornata di oggi, venerdì 8 settembre, in occasione dei funerali del collega.
Ma ancora una volta, inaspettatamente, Ikea ha dimostrato di aver definitivamente cambiato pelle, negando la disponibilità a concedere quello che sarebbe stato un semplice gesto di umanità.
“Tale diniego da parte dei vertici del punto vendita – commentano i segretari Generali di Filcams Cgil e Fisascat Cisl, Maria Rosaria Nappa e Pietro Contemi – lascia sbigottiti gli stessi lavoratori che hanno così avuto conferma, nel più triste dei modi e delle occasioni, di esser considerati un semplice numero anche per una delle aziende che più si vanta di avere a cuore i propri collaboratori. Non basta, non può bastare, che Ikea si auto assolva da ogni responsabilità (che tra l’altro in questo caso specifico nessuno ha mai pensato di addossarle) certificando di aver applicato perfettamente il protocollo di primo soccorso, quello che i lavoratori chiedevano era un gesto di umanità.
E ciò che lascia maggiormente senza parole è la giustificazione addotta a tale diniego: non è possibile restare indifferenti all’affermazione per cui lo slittamento dell’apertura in segno di lutto e rispetto non è stato possibile perché non ci sarebbe stato il tempo di avvisare la clientela”.
In un momento storico che si contraddistingue per registrare una quotidiana sequela di morti sul lavoro, rispetto alla quale l’indignazione appare unanime, non possono esserci un diverso grado di partecipazione e indignazione a seconda delle modalità con cui un lavoratore perda la vita durante il proprio turno di lavoro.
Per le organizzazioni sindacali questo triste episodio rappresenta anche l’occasione persa di mettere, per una volta almeno, l’umanità del lavoro e la dignità delle persone davanti al fatturato. “Sono profondamente addolorata per la tragica perdita di Pasquale Maddaloni, il lavoratore della Prestige che ha perso la vita nel punto vendita Ikea di Baronissi. Questo è un momento estremamente doloroso per la sua famiglia, i suoi amici e i suoi colleghi, e le nostre più sincere condoglianze vanno a loro”, ha affermato Marilina Cortazzi, segretaria generale della Cisl Salerno.
“Le reazioni delle organizzazioni sindacali riflettono la profonda preoccupazione per la mancanza di sensibilità dimostrata da Ikea nel trattare questa tragedia. La richiesta di ritardare l’apertura al pubblico per un’ora in occasione dei funerali di Pasquale Maddaloni era un gesto di rispetto e umanità verso un dipendente che aveva dedicato più di dieci anni della sua vita al servizio di Ikea.
È sconvolgente vedere che questa richiesta sia stata respinta sulla base del tempo necessario per avvisare la clientela. In un momento in cui la sicurezza e il benessere dei lavoratori dovrebbero avere la massima priorità, è essenziale che le aziende dimostrino compassione e umanità nei confronti dei loro dipendenti. Questo episodio rappresenta una occasione mancata per Ikea per dimostrare un autentico impegno verso i propri collaboratori.
Nel contesto attuale, in cui la sicurezza sul lavoro è una questione cruciale, è fondamentale che le aziende dimostrino la loro responsabilità sociale e si preoccupino del benessere dei loro lavoratori. La Cisl Salerno, insieme alle sue categorie, sostiene pienamente le richieste delle organizzazioni sindacali di dare priorità all’umanità del lavoro e alla dignità delle persone, oltre al fatturato. Questa tragedia ci ricorda quanto sia importante mettere la sicurezza e il benessere dei lavoratori al centro di ogni attività aziendale”.