Da Salerno a Timisoara per realizzare un sogno.
Adalberto Simeone è un giovane salernitano, di 22 anni, studente al quinto anno di Medicina e Chirurgia in lingua inglese, a Timisoara, in Romania. Adalberto ha un sogno da realizzare : diventare medico, curare, alleviare sofferenze. E se non è riuscito a dar vita a questo sogno in Italia, con coraggio e perseveranza, lo sta concretizzando in Romania. Ed è proprio qui che, con Emanuele, socio, ma prima di tutto amico fidato, ha fondato a Timisoara, “Academy Tutor”, (www.academytutor.it), una società di consulenza e management che si occupa di seguire gli studenti italiani che vogliono intraprendere lo stesso percorso di studi in Medicina.
-Cosa fa esattamente l’ “Academy Tutor” ?
“Quello che facciamo nello specifico è di sbrigare tutte le pratiche burocratiche che separano lo studente italiano dall’università romena, nello specifico l’università statale “Victor Babes” tra le prime tre migliori della Romania, fondata nel 1945, che abbraccia le facoltà di Medicina, Odontoiatria e Professioni sanitarie. Ma non ci fermiamo qui poiché gli studenti che si affidano a noi ricevono un’assistenza completa, anche dopo l’iscrizione all’università.
L’inserimento universitario, la ricerca di un appartamento e tutti gli scogli che si presentano all’inizio di un percorso del genere non sono affatto semplici da superare, specialmente se da soli e in terra straniera. Ed è qui che entriamo in gioco noi. Essendo sul posto tanto quanto i nostri futuri colleghi abbiamo la possibilità di seguirli e guidarli fino in fondo.
Mettiamo a disposizione la nostra esperienza e conoscenza, delle lingue in primo luogo (parliamo entrambi fluentemente Inglese e Romeno), ma anche dell’università e della città, da qui il nome Academy Tutor.
-Com’ è nato tutto ciò?
“Dovrei cominciare dal settembre di cinque anni fa, quando ho affrontato il mio primo e ultimo test di ammissione a medicina in Italia. Ovviamente non l’ho superato come tanti altri, questo però al posto di scoraggiarmi mi ha fatto capire quanto davvero volessi diventare un medico. Così ho scoperto la possibilità di studiare in Romania superando un test del tutto più meritocratico, strutturato solo su domande di biologia e chimica. Fatte le valigie in fretta e furia, sono partito completamente ignaro di quello che mi aspettasse, tante paure e punti interrogativi che però venivano ridimensionati dalla voglia di cominciare questo percorso a tutti i costi”.
-Quale luogo ti ha accolto?
“Quando arrivi in Romania per la prima volta, e specialmente a Timisoara, tutti i luoghi comuni che ti porti dietro vengono spazzati via, e così successe anche a me. Una città piena di verde, piste ciclabili ovunque, piazze e strade curate, trasporto cittadino (tram, trolleybus e autobus) completamente gratuito per noi studenti e compreso di bike sharing. Senza contare le persone sempre molto accoglienti e con un debole per noi italiani.”
-Com’ è strutturata l’Università ?
“L’Università è tra le prime tre della Romania e intrattiene scambi con le migliori università italiane ed europee. Qui il modello di studio è molto diverso da quello italiano, per ogni materia c’è una parte teorica e una pratica. Quella teorica viene trattata durante i corsi mentre quella pratica nei laboratori, a partire da anatomia dove c’è sempre un cadavere pronto per essere studiato dagli studenti del primo anno, sotto la guida del professore, così come per tutte le altre materie. In questo modo si studia un muscolo, un processo chimico o una patologia sia dal punto di vista teorico che pratico permettendo allo studente di rielaborare il concetto e fissarlo meglio”.
-Dunque grande importanza alla pratica medica ?
“Si! La pratica medica, importantissima per un aspirante medico, qui non è una cosa che passa in secondo piano e lo dimostra, per esempio, l’obbligatorietà di un tirocinio estivo di tre settimane, dove noi studenti possiamo liberamente scegliere il reparto in cui svolgerla.
Quando sei in reparto, non solo non passi inosservato, ma hai davvero la possibilità di imparare, ad esempio, a prendere una vena, a mettere un catetere, o, addirittura, a intubare un paziente sotto anestesia”.
-La laurea è convalidata?
“Essendo la Romania parte dell’Unione Europea e, dal momento che il “Processo di Bologna” sancisce la libera circolazione dei titoli di studio, la laurea viene automaticamente riconosciuta in tutti gli stati membri”.
-Perché scegliere Timisoara?
“Chiamata anche “La piccola Vienna” è una città universitaria piena di vita, con una stupenda architettura frutto delle influenze dei vari popoli che si sono susseguiti nel corso degli anni. E’ una città con una vivida multiculturalità, testimoniata dalla presenza di tedeschi, francesi, italiani, inglesi e ancora sud africani, brasiliani, canadesi, americani, russi e israeliani. Tutti convivono e condividono, entusiasti, me compreso, quest’esperienza che offre tantissimo e che rifarei altre mille volte”.
Claudia Izzo