Positivo all’alcol test ed alla cocaina, causa sinistro nelle acque di Atrani

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Shock in mare- E’ stato un drammatico sinistro marittimo quello che, domenica scorsa,  ha visto come protagonista  un pescatore della costiera. Alle ore 19.45 del 31 luglio, infatti,  è pervenuta  alla Capitaneria di Porto di Salerno, la segnalazione di una collisione tra due unità nelle acque antistanti il comune di Atrani. I militari, agli ordini del capitano Gaetano ANGORA, immediatamente si sono diretti sul posto, intervenendo sia via mare, con il battello GC A08 e la motovedetta M/V CP854, che via terra, con il personale dell’Ufficio Locale Marittimo di Amalfi. 

I soccorritori giunti sul posto, hanno trovato innanzi ai loro  occhi una scena apocalittica: un’unità  semi-affondata, rottami della stessa ed un pescatore ferito,  in acqua ancora in stato di shock. La sua imbarcazione, un piccolo gozzo in legno di circa 4 metri, era stata infatti travolta ed affondata da un’unità da diporto di circa 8 metri che vi era letteralmente passata sopra frantumandone entrambe le murate. Il pescatore aveva provato in ogni modo a richiamare l’attenzione di quell’unità che sfrecciava nella sua direzione, ma ogni tentativo è stato vano, anche a causa dello stato psicofisico alterato di chi era al comando  dell’altra imbarcazione.

Come dimostrato in seguito, dagli accertamenti realizzati dalla Guardia Costiera,  alla guida dell’unità investitrice si trovava  un giovane di circa 30 anni, risultato positivo all’alcol test e alla cocaina. Immediatamente è scattata la denuncia. Al trentenne,i già nel 2006 e nel 2011 era stata ritirata la patente di guida per guida in stato di ebbrezza.

Grazie ad un lavoro minuzioso di indagine, durato tutta la notte, è stato possibile ricostruire la dinamica dell’evento. Sono state così  individuate, in modo preciso, cause e responsabilità del sinistro. 

Il trentenne, che ha provato a negare ogni coinvolgimento nell’incidente, è stato inchiodato  dalle telecamere di alcuni esercizi commerciali della zona e rischia ora fino a dodici anni di reclusione per l’accusa di naufragio.

Antonietta Doria

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