-di Antonietta Doria-
Si sono tenuti oggi a Stio Cilento, nel piazzale antistante la Chiesa dei Santi Pietro e Paolo, i funerali di Desirée Quagliarella, la 26enne travolta dalla furia del torrente Malnome, ad Albanella, in località Bosco. Totale l’incredulità dei suoi cari innanzi ad un episodio tanto assurdo quanto reale.
La giovane donna stava infatti attraversando un ponte in auto mentre il maltempo ha ingrossato il torrente causandone così l’esondazione. La strada sul ponte, invasa dalle acque, ha inghiottito l’auto con dentro la giovane donna. L’altro passeggero, il cognato, è riuscito a salvarsi, Desirée no.
E’ questa la triste storia di una giovane vita spezzata, di una giovane donna trasferitasi ad Albanella per convivere con il fidanzato e iniziare a coronare un sogno che li avrebbe visti uniti in matrimonio a settembre prossimo. Un settembre che arriverà, senza il bel sorriso di Desirée.
E tanti sono gli interrogativi che scaturiscono da una morte così assurda: quanto poco siamo in grado di curare la natura che da madre diviene crudele matrigna? Come non mettere in atto ogni tipo di prevenzione che possa evitare tragedie simili? Quanti ponti sono anche a rischio crollo? Quando frane e detriti potranno diventare una priorità assoluta per i nostri amministratori? Non poteva essere evitata questa tragedia?