Incidente Diele: Braccialetto elettronico e arresti domiciliari a Roma

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Sotto effetto di  stupefacenti, patente  ritirata, senza assicurazione auto.

Ancora rabbia ed incredulità per l’incidente avvenuto nella notte tra venerdì e sabato scorso sull’Autostrada Mediterraneo, ex Salerno-Reggio Calabria, nei pressi dell’uscita di Montecorvino Pugliano. Qui  l’attore Domenico Diele, divenuto famoso per aver interpretato una parte  nella fiction “Don Matteo”, si è reso responsabile di un incidente che è costato la vita alla 48enne Ilaria Dilillo. La donna, stimata e benvoluta da tutti, lavorava in uno studio legale del centro cittadino e viveva col padre, Appuntato dei Carabinieri in congedo, in via Belisario Corenzio. Era di ritorno da una serata trascorsa con le amiche ed il prossimo 2 Luglio avrebbe festeggiato il compleanno.

Intanto, per l’attore 32enne, sono stati disposti il braccialetto elettronico e gli arresti domiciliari a Roma  dal GIP di Salerno Fabio Zunica ma, visto che il carcere di Fuorni ne è sprovvisto, si attende di trovarne uno nel distretto di Roma. Insomma l’attore lascerà il carcere e tornerà nel suo appartamento di S. Giovanni a Roma con un braccialetto al piede con cui sarà monitorato. Rischia fino a sedici anni di carcere.

Secondo la ricostruzione dei fatti, nella maledetta notte in cui Ilaria Dilillo ha perso la vita, l’Audi A3 su cui l’attore viaggiava procedeva ad una velocità di 130 Km/h, senza rispettare la distanza di sicurezza. L’attore, infatti, di ritorno da una festa verso le due di notte, doveva raggiungere Matera per il matrimonio di una cugina quando, distratto dal display del cellulare o dal cd, ha impattato lo scooter della donna che è stato poi ritrovato 200 metri più in là.

Ma alla guida di quell’auto Domenico Diele non avrebbe dovuto proprio esserci. Gli agenti della Polizia Stradale di Eboli hanno infatti accertato che l’uomo guidava sotto l’effetto di stupefacenti, è risultato infatti positivo a cocaina ed hashish;   gli era stata inoltre sospesa la patente di guida lo scorso dicembre , sempre per gli stessi problemi di droga, e, infine,  l’auto era sprovvista di assicurazione.

Dunque, non era in grado di guidare e non poteva legalmente farlo.

Morta dopo poco, la salma di Ilaria Dilillo è stata  condotta all’obitorio di Battipaglia. I funerali svoltisi presso la chiesa Volto Santo hanno registrato grande affluenza di persone vicine al dolore dei familiari. Il padre ed il fratello della donna si sono costituiti parte civile dando mandato all’avvocato Michele Tedesco.

Intanto ci si interroga sulla mancanza di leggi più severe.  Su Facebook, si invoca giustizia.

Antonietta Doria

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