Il Giornalismo piange Franco Lauro, volto della RAI e dello Sport italiano

0
293

-di Emanuele Petrarca-

Durante una delle sue ultime apparizioni nella trasmissione “Radio Goal” su Radio Kiss Kiss Napoli, Franco Lauro disse: “Il calcio è il romanzo popolare più amato dagli italiani”.

Niente di più vero. Il calcio, anzi, lo sport in generale, ha le stesse assonanze e gli stessi dettami di un romanzo popolare: si tende a idolatrare eroi e miti, imprese storiche, storie intense di grandi atleti partiti dal basso per arrivare in alto. Eppure, la cosa che accomuna maggiormente lo sport a un romanzo popolare è il racconto.

Un racconto ben curato da milioni di voci, da giornalisti competenti, telecronisti e radiocronisti che enfatizzano il loro amore per lo sport e lo trasmettono a migliaia di appassionati.

Oggi, purtroppo, uno di questi “cantastorie” ci ha lasciato.

Franco Lauro, autorevolissima voce di RAI Sport e grande esperto di calcio e basket, è scomparso nel pomeriggio del 14 aprile, all’età di 58 anni, a causa di un infarto. Lo sport perde una delle sue “voci” più autentiche e, paradossalmente, lo fa in un momento storico in cui è costretto, forzatamente, a rimanere in “silenzio” a causa del Coronavirus.

Nonostante tutto Franco Lauro ha dato tutto quel che poteva, e anche di più, per raccontare al meglio questo straordinario romanzo popolare che è lo sport italiano.

Nato a Roma, ma con origini Irpine che lo avrebbero legato indissolubilmente alla Campania, il giornalista inizia la sua carriera nel mondo dello sport collaborando con giornali locali e radio private fino al suo ingresso nel mondo del Basket. Per decenni è stata l’iconica voce dello sport a spicchi finchè, nel 1984, non venne assunto dalla RAI. In pochi possono vantare di aver potuto commentare ben 8 Olimpiadi estive e una invernale, 6 edizioni dei Mondiali di calcio, 6 edizioni degli Europei di calcio, 12 Europei di basket, 3 Mondiali di basket, i Goodwill Games del 1990 a Seattle, varie edizioni dei Giochi del Mediterraneo e Universiadi.

Ha raccontato gioie e delusioni, vittorie e sconfitte, ha applaudito e ha criticato, sempre con la stessa pacatezza e la stessa competenza che lo ha contraddistinto nella sua carriera.

È stato giornalista sportivo, voce ufficiale, ma anche conduttore di programmi come la Domenica Sportiva, 90° minuto e partecipava agli speciali per la Coppa Italia.

Oggi, la voce di Lauro non accompagnerà più nessuna impresa, nessun nuovo capitolo della grande storia dello sport tricolore. Ma se è vero che lo sport “è un grande romanzo popolare”, di certo lui ha contribuito nello scrivere capitoli stupendi.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui