Cilento: bimba resta infilzata con il braccio in un cancello

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Lezione di coraggio da una bambina di dieci anni-

Una giornata estiva, bambini che giocano a poca distanza dei genitori. Il pallone finisce oltre un cancello, una bambina si offre per andarlo a prendere. Fin qui tutto normale se non fosse che, salita su un muretto, scivolata nell’aggrapparsi, la bimba resta infilzata con il braccio in un ferro sporgente del cancello, sul bordo del muretto.
Siamo a Moio della Civitella, la bambina ha dieci anni. Le sue urla disperate allertano i genitori che accorsi, agghiacciati dalla scena, immediatamente allertano l’ambulanza del 118 che giunge tempestivamente con il Dottor Sparano. La bambina dimostra coraggio e intelligenza: non è il momento di piangere; con l’altro braccio si solleva si sostiene. I familiari la sorreggono, evitando che penzoli in quel metro che la separa dal suolo. La zia della bambina, medico, invita la bimba a resistere ed a non muoversi. Non un pianto della piccola, non un cedimento, capisce che deve collaborare evitando di muoversi. Vengono allertati i Vigili del Fuoco che, impegnati in un’altra emergenza, tardano ad arrivare. Nell’attesa è trascorsa un’oretta. Non c’è tempo da perdere. Si procede con il piano di emergenza: protetta la bimba con un’asse di legno viene segato il ferro. La bambina viene trasportata all’ospedale di Vallo della Lucania dove viene sottoposta ad intervento chirurgico. Fuori, i Vigili del Fuoco con l’attrezzatura, pronti ad intervenire in caso di bisogno. Non ce ne sarà bisogno. In questo momento la bambina sta bene, ancora in ospedale, ma sana e salva. La piccola protagonista ha indubbiamente dato lezione di coraggio a tutti, ricordando quanto sia importante non perdere la calma, soprattutto nelle situazioni più difficili e dolorose.

Claudia Izzo

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