Coscioni era stato sottoposto a interdizione il 6 marzo scorso, insieme ad altri membri dell’equipe cardiochirurgica da lui diretta, in relazione al caso di Umberto Maddolo, deceduto in seguito a un intervento chirurgico di sostituzione valvolare aortica con bioprotesi e rivascolarizzazione coronarica eseguito nel dicembre 2021. Tuttavia, secondo quanto riferito dal procuratore della Repubblica, Giuseppe Borrelli, Coscioni avrebbe continuato a gestire il reparto di Cardiochirurgia nonostante l’interdizione. Le indagini avrebbero accertato che, malgrado le misure cautelari a suo carico, avrebbe continuato a impartire disposizioni riguardo la gestione dei pazienti, determinando i ricoveri, coordinando il personale sanitario, e persino fornendo consulenze mediche ai colleghi. Questo comportamento configurerebbe una violazione sistematica delle prescrizioni impostegli, tanto da rendere necessario il suo allontanamento dalla struttura ospedaliera.
La vicenda continua a suscitare reazioni nel panorama politico e sanitario locale, con Mario Polichetti, responsabile nazionale del comparto Sanità e Politiche sociali dell’Udc, che è intervenuto nuovamente chiedendo con forza le dimissioni di Vincenzo D’Amato, attuale manager del “Ruggi”.
Polichetti ha espresso la sua indignazione per la mancata rimozione di D’Amato nonostante le gravi circostanze: “Sono passati oltre 10 giorni da quando è emersa la decisione della Procura su Coscioni e D’Amato è ancora al suo posto, in spregio a tutti i professionisti che ogni giorno sono in prima linea per difendere il buon nome della sanità pubblica salernitana. Questo è inaccettabile. Se D’Amato non ha la dignità per dimettersi spontaneamente, chiediamo che venga immediatamente rimosso dalla Regione Campania. Non si può fare finta di niente di fronte a una situazione così grave”.
L’intervento di Polichetti riflette il malcontento crescente nell’ambito della sanità salernitana, dove il caso ha gettato un’ombra pesante sulla gestione del comparto ospedaliero, già messo a dura prova da numerosi casi e situazioni delicate. La richiesta di un cambiamento ai vertici del “Ruggi” si fa sempre più pressante, mentre la vicenda Coscioni continua a essere oggetto di approfondimenti giudiziari e mediatici.