A poche ore dall’esplosione della bomba carta esplosa nei pressi dell’abitazione del sindaco di Castel San Giorgio (Sa) Paola Lanzara, un altro increscioso episodio è avvenuto stanotte nell’agro nocerino-sarnese.
Si tratta della bomba carta esplosa innanzi al portone dell’abitazione del primo cittadino di Roccapiemonte, Carmine Pagano creando scalpore in tutto il quartiere.
Al momento dell’atto intimidatorio, il dr Pagano, sindaco dal 2017, non era in casa, fuori per la Santa Pasqua con alcuni familiari ma alla notizia di quanto era avvenuto, è rientrato per essere accanto agli altri membri della famiglia rimasti a Roccapiemonte.
“Solidarietà al sindaco di Roccapiemonte e collega medico, Carmine Pagano, per il vile attentato che ha subito questa notte”. Così Mario Polichetti, primario della Gravidanza a rischio dell’Azienda ospedaliera universitaria di Salerno, già candidato a sindaco di Roccapiemonte e dirigente sindacale della Uil Fpl Salerno, ha commentato l’episodio che ha colpito Pagano e la sua famiglia. “Conosco la sensazione che sta provando il sindaco di Roccapiemonte: minacce, ordigni rudimentali ed altre tecniche di intimidazione non solo accettabili in un Paese democratico come il nostro. A lui va tutta la mia stima umana e gli dico di non abbattersi. Mi auguro che la Magistratura faccia al più presto luce su questa vicenda”.