Il racconto della Domenica: L’onestà che brilla

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di Luigi D’Aniello-

Un racconto di come un atto di onestà possa diventare la base di un futuro luminoso.

C’era una volta un giovane imprenditore di nome Luciano che aveva avviato la sua attività di commercio di diamanti in una piccola città. La sua passione per il bello, per la creatività, per i gioielli, per i preziosi era stata una costante fin dalla sua infanzia; sognava di creare un’ attività di di successo, basata sull’affidabilità e sull’integrità.

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Un giorno, il suo fornitore di diamanti, un anziano e saggio ebreo di nome David, venne a visitarlo per un incontro di lavoro. Dopo aver discusso di affari e strategie, David se ne andò, dimenticando un sacchetto pieno di diamanti scintillanti sotto la scrivani nel laboratorio di Luciano. Il giovane, il giorno dopo, si accorse della dimenticanza di David.
Sentì un colpo al cuore.

“Potrebbe essere facile tenere quei diamanti” – pensò-, soprattutto in un momento in cui il suo business stava attraversando delle difficoltà. Tuttavia, la sua onestà e i principi morali che aveva sempre coltivato ebbero il sopravvento. Non era solo una questione di soldi, era una questione di rispetto e  di fiducia. Cosi decise di chiamare David.

“Ciao, David. Sono Luciano. Volevo dirti che hai dimenticato un sacchetto di diamanti nel mio ufficio.” Dall’altra parte del filo, ci fu un momento di silenzio, seguito da una fragorosa risata. “Non preoccuparti, giovane! Stavo proprio pensando che dovresti tenerli. Usiamoli per la tua produzione. Ci rivedremo tra un anno per fare i conti.”

Luciano rimase sorpreso da questa risposta. La generosità di David era incredibile. Non solo gli aveva lasciato i diamanti, ma gli aveva anche dato un’opportunità per far crescere la sua attività. Con un mix di gratitudine e responsabilità, accettò l’offerta.

Passarono i mesi, e Luciano iniziò a lavorare duramente, utilizzando i diamanti per creare pezzi unici. Ogni gioiello era un capolavoro e le vendite cominciarono a crescere. La sua reputazione come imprenditore onesto e dedito al lavoro attecchì sul mercato.

I clienti iniziavano a riconoscere il valore dei suoi pezzi e il suo laboratorio divenne un punto di riferimento nella città.

Dopo un anno, David tornò come da accordi. Luciano lo accolse con gioia, gli saldò il dovuto e al momento dei saluti, David, con un sorriso sincero, disse: “Luciano, ho visto come hai lavorato. I diamanti che ti ho lasciato non erano solo dei beni, erano un investimento su di te” .
Luciano capì allora che non solo aveva guadagnato dei soldi, ma anche un rapporto basato sulla fiducia e sull’onestà. David, per il suo gesto nobile, non chiese indietro i diamanti, ma piuttosto una percentuale sui profitti. Luciano accettò e, da quel giorno in poi, i due divennero non solo partner commerciali, ma anche buoni amici.

Nel giro di qualche anno, Luciano trasformò la sua piccola impresa in un marchio di prestigio e la sua storia divenne un esempio di come l’onestà, in un mondo spesso segnato dalla disonestà, possa davvero ripagare. I diamanti che aveva utilizzato non erano solo pezzi di pietra preziosa, ma simboli di valori inestimabili: fiducia, integrità e amicizia.
E così, nel negozio di Luciano, ogni gioiello brillava, non solo per il suo splendore, ma anche per la storia che rappresentava.

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