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18 marzo, Giornata Nazionale per le Vittime del Covid 19: La primavera fuori, uno spaccato del periodo

Quando decisi di scrivere qualcosa che potesse essere utile, era la sera del 18 marzo 2020, alla vista delle immagini trasmesse in tv dei mezzi militari che trasportavano le tantissime bare dal cimitero monumentale di Brescia verso la cremazione.

Chiamai giornalisti e collaboratori  di salernonews24, scrittori, attori, poeti, docenti, membri dell’Associazione Culturale Contaminazioni e nacque il testo “La primavera fuori. 31 scritti al tempo del Coronavirus (il pendolo di Foucolut).

E’ questa la data che campeggia nella pagina della prefazione, 18 marzo 2020.Non potevo immaginare che proprio questa data sarebbe diventata la  Giornata nazionale in memoria di tutte le vittime dell’epidemia da coronavirus.

 

Da Salerno a Napoli, Roma, Firenze ciascuno chiuso nel proprio isolamento forzato, ha prestato voce a quest’opera corale di cui si continuano a vendere le ultime copie ed i cui proventi saranno devoluti all’Azienda Ospedaliera San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona, reparto di Terapia Intensiva

Sono finiti gli abbracci, i baci, le strette di mano. Parola d’ordine: distanziamento. E ci siamo distanziati, ognuno ogni giorno più solo.

I nostri sorrisi sono scomparsi dietro mascherine.

I ragazzi hanno studiato da casa innanzi al monitor, indossando il pigiama sotto. Molte attività hanno ceduto il posto allo smart working. Per altri è stata una guerra ogni giorno perchè per medici, infermieri, operatori socio sanitari, ogni giorno poteva essere quello in cui potevano essere fagocitati dal virus.

Un senso di precarietà assoluta, di impotenza, ha avvolto le giornate di tutti mentre fuori era primavera. Ma è stata una primavera quella del 2020, in cui la vita che la bella stagione ci offriva strideva con la morte che bussava a tantissime porte.

Tanti nostri cari sono morti in piena solitidine in ospedali o a casa, con quella maledetta fame di ossigeno. E’ stato il periodo in cui ci siamo scoperti uniti contro un male comune, con i canti dai balconi, ma è stato lo stesso periodo in cui abbiamo depennato tanta gente dalla nostra vita perchè, si sa, nelle difficoltà e nel dolore ognuno mostra il proprio vero volto. E forse, ancora una volta non abbiamo saputo trarre esperienza dalla tragedia e forse migliori davvero non ne siamo usciti…

Nel 2021, in occasione del primo anniversario a Bergamo, nel Parco della Trucca, di fronte all’ospedale Papa Giovanni XXIII, in occasione del primo anniversario, il Presidente del Consiglio Mario Draghi ha presenziato a una piccola cerimonia tenutasi  dove sono stati piantati dei tigli in ricordo delle vittime del virus. Tutto per non dimenticare. Da allora ogni anno, istituzioni, scuole, associazioni ricordano quanto vissuto.Quanto dolore provato.

Ringraziando tutti coloro che vi hanno collaborato, La primavera fuori, resta uno spaccato di un periodo terribile che abbiamo potuto raccontare. Un diario lucido, tra fotografie, poesie e racconti, dove ognuno ha intessuto un pezzo di trama.

31 penne. 31 anime. 31 scritti di luce e speranza. Riflessioni, diari, scatti fotografici, suggestioni. Un lavoro corale che ha in sè la bellezza di essere rivolto a tutti, contribuendo, come una goccia nel mare. ad essere utili per gli altri.

Gli autori:Denata Ndreca, Sabrina Prisco, Paziente 2, Brunella Caputo, Alfonso Sarno, Maria Gabriella Alfano,Giuseppe Petrarca, Claudia Landolfi, Tina Cacciaglia, Domenico Notari, Francesco Fiorillo, Nicola Olivieri, Armando Cerzosimo, Rocco Papa, Alfonso Gargano, Umberto Mancini, Sergio Del Vecchio, Lina Esposito, Daniele Magiano, Giuseppe Esposito, Giuseppe Pisacane, Valeria Saggese, Paziente 3, Emanuele Petrarca, Nicola Carrano, Marco Nitto, Luigi Avallone, Anna Maria Petolicchio, Luigi D’Aniello, Antonino Papa, Irene la Mendola,Claudia Izzo.

 

https://www.facebook.com/claudia.izzo.56/videos/1023553224904499

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Dal Colorado a Salerno sulle orme dei Nativi Americani

Taccuino di viaggio –

di Valeria Saggese

Boulder è una preziosa cittadina del Colorado che si estende nella Boulder Valley dove le Montagne Rocciose si intersecano con le Grandi Pianure. È un luogo pieno di energia che mi sta molto a cuore.  Prima della metà dell’800, il popolo dei Nativi Americani delle tribù nomadi Arapaho si trasferì in questa regione durante la stagione fredda, ai piedi dei Flatirons. Le altre tribù nomadi furono i Cheyenne, i Comanche e i Sioux, mentre il primo insediamento europeo nell’area fu quello dei cercatori d’oro che giunsero intorno al 1858, quando Boulder era ancora parte del territorio del Nebraska.

Il sole primaverile rende il cielo di un azzurro abbagliante, ma salendo di quota, attraversando i canyon, la temperatura si fa sempre più rigida. A 2500 metri, tra gli Aspen, alberi dalle foglie argentate tipici del Colorado, l’aria fresca nei polmoni mi tempra il corpo e mi fa sentire a confine tra il mondo e Dio. Qui non si sente la mancanza del mare perché si è in cielo. Poco lontano vi è la cittadina di Nederland che si trova in una valle formata da un antico ghiacciaio. I Nativi Americani si insediarono  accanto al fiume prima che i cacciatori in cerca di pelli di castoro trovassero la strada nei primi dell’800. Questa zona, ricca di acqua e di fauna era luogo ideale per i primi coloni. I saloon ne sono la testimonianza. Ogni luogo che mi ritrovo ad attraversare, che sia Essex Park oppure Colorado Spring (che si trova più a sud, in direzione New Mexico) dove il colore rosso della terra prende il posto del verde predominante, fa tornare indietro nel tempo quando  il grande popolo dei Nativi Americani, non ancora ghettizzato nelle riserve, viveva libero in armonia con la natura.

Qualsiasi tribù aveva – e ancora oggi ha – rispetto per ogni alito di universo, perché non mette mai l’uomo al centro del mondo, ma dà a ogni essere l’ equa importanza.  Durante le passeggiate mi inebrio dell’odore acre della terra, il vento fa planare le aquile tra i canyon ed è un godimento per i sensi. Per anni, anche a distanza, quei luoghi erano diventati il mio unico punto di meditazione ogni volta che ne sentivo al necessità, finché a Salerno non ho scoperto un luogo magico.

Sulle colline, nel Parco Rurale di Giovi Montena è situato l’ Holiday Ranch, un luogo dove poter vivere in armonia con la natura attraverso diverse esperienze.  Oltre a fare escursioni a cavallo con guida nei suggestivi sentieri del Parco, è possibile pernottare al Gaagii Village e trascorrere la notte in un autentico Tepee indiano (la tradizionale tenda conica). Tutto nasce dalla passione dei proprietari, Giovanni e Stefania, dall’esperienza maturata tra Australia e America del Nord in ranch dove “la bellezza si esprimeva nella semplice essenza della natura”. Da qui il desiderio di riprodurre nella propria città quello stile di vita.

Con vista mozzafiato sulla città di Salerno e la Costiera amalfitana, il ranch organizza anche passeggiate diurne e notturne con guida; lezioni di equitazione con istruttore; giro per bambini alla lunghina; doma puledri e prima fase di addestramento; pensione per ricovero cavalli. Inoltre, ospita le scuole facendo vivere ai bambini esperienze uniche a contatto con il mondo dei Nativi d’America.

In questo posto non c’è folkore, c’è il vero spirito delle tribù native e talvolta non bisogna andare molto lontano per comprendere quale sia il loro reale spirito, basta imparare a rispettare ogni essere e il luogo in cui viviamo, ricordandoci che non è la Terra ad appartenere a noi, ma siamo noi ad appartenerle e “che siamo tutti uno – Mitakuye Oyasin”.

Foto a cura di Valeria Saggese

 

 

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Israele Risponde all’Iran: Escalation o De-escalation?

Il conflitto diretto tra Israele e Iran è precipitato a seguito di attacchi reciproci, segnando un’escalation significativa nella tensione regionale. A inizio aprile 2024, Israele ha bombardato un’annessa al consolato iraniano a Damasco, uccidendo diversi alti ufficiali iraniani. Questo ha portato a una risposta iraniana con attacchi dronistici e missilistici contro Israele, seguiti da ulteriori rappresaglie israeliane su territorio iraniano.

Nell’ultima escalation del lungo conflitto tra Israele e Iran, Israele ha lanciato un attacco su Isfahan, rispondendo all’aggressione iraniana di sabato scorso. L’attacco mira a siti strategici nella città storica, aggravando le tensioni regionali e sollevando interrogativi su possibili scenari futuri.

Dettagli dell’Attacco: Secondo fonti americane, nonostante Israele sia ritenuto responsabile dell’attacco, vi è la possibilità che elementi contrari al regime iraniano abbiano collaborato o addirittura orchestrato l’attacco da dentro i confini iraniani. Questa complessità introduce nuove variabili nella già tesa dinamica geopolitica regionale.

Scenari di Escalation e De-escalation

Scenario di Escalation: Un’escalation potrebbe vedere l’Iran rispondere con fermezza agli attacchi israeliani, potenzialmente espandendo il conflitto ben oltre i loro confini. Questo scenario di escalation potrebbe innescare una risposta internazionale, con interventi di altre potenze mondiali e un possibile aumento delle operazioni militari.

Scenario di De-escalation: Al contrario, esiste la possibilità di una de-escalation, soprattutto se le potenze mondiali interverranno per mediare una risoluzione. La diplomazia potrebbe portare a negoziati che stabilizzano la regione, enfatizzando la necessità di prevenire ulteriori danni e salvaguardare la sicurezza regionale.

In sintesi, mentre l’attacco a Isfahan segna un’ulteriore escalation nel conflitto tra Israele e Iran, le reazioni future dipenderanno dalla capacità delle parti coinvolte e della comunità internazionale di negoziare una de-escalation. La comunità internazionale rimane in allerta, con la speranza che le soluzioni diplomatiche prevalgano sulla continua tensione militare​

fonti: (The Times of Israel)​​ (Wikipedia)​​ (The Times of Israel)​​ (Al Jazeera)​​ (Chatham House)

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Annullo filatelico per La Mostra della Minerva a Salerno. La Presidente Baccari: “Tutto in nome della Natura”

Come ogni anno, anche per questa 22esima edizione de “La mostra della Minerva. Piante rare e quanto fa giardino” in programma domani, venerdì 19 aprile in Villa Comunale a Salerno,  Poste Italiane attiverà un servizio filatelico temporaneo con bollo speciale. Nello stesso giorno, dalle ore 15.00 alle 20.00, sarà possibile timbrare con il bollo speciale le corrispondenze presentate presso la Villa Comunale, in via Roma.

La dicitura è “22^ edizione mostra della minerva – piante rare e quanto fa giardino – 19.4.2024 – 84122 Salerno Centro”, richiesto dall’ Associazione Hortus Magnus, con al centro il   Fiore di Loto, il cui nome in giapponese è “hasu” e significa “purezza dell’anima” che, proprio per la sua capacità di sbocciare in tutta la sua bellezza dal buio del fango, rappresenta la rinascita, in un mondo contaminato dalle impurità.

“Come ogni anno, anche per questa 22esima edizione, abbiamo dato vita all’annullo filatelico” ha commentato Clotilde Baccari, Presidente dell’Associazione Hortus Magnus, organizzatrice della manifestazione, “nell’annullo ritroviamo il personaggio di Italo Calvino  che nelle sue opere ripone la salvezza dell’uomo nella natura e San Tommaso d’Aquino, che in De Principiis Naturae trae da Aristotele il concetto secondo cui la bellezza di tutte le cose porta alla bellezza di Dio”

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Concorso “L’apprendista lettore”, al via la votazione on line degli audiovisivi

Sono stati pubblicati sulla pagina Facebook dell’Associazione culturale L’Iride gli audiovisivi creati dagli studenti delle scuole del primo ciclo di Cava de’ Tirreni, nell’ambito della terza edizione del concorso “L’apprendista lettore”, bandito dall’Associazione con il patrocinio del Comune metelliano, per proseguire il progetto ideato dal socio fondatore Peppe Basta.

Partner del Concorso Beisler editore e Mondadori bookstore di Cava de’ Tirreni.

I video sono liberamente ispirati ai libri  di “Zoe e il vestito di arancia” di Ruggero Poi e Alice Rossi, che affronta il tema dello sviluppo sostenibile e “E ora vi racconto Cheikh – maestro di felicità” di Emanuela Nava, la storia vera di un uomo che ha trasformato la sua disabilità in straordinarie esperienze di vita e di lavoro.

Entrambi i libri, vincitori del Premio Simonetta Lamberti, sono editi da Beisler, casa editrice romana specializzata in libri per ragazzi, fondata nel 2002 da Ulrike Beisler.

All’edizione 2024 del Concorso hanno partecipato tutti gli Istituti scolastici di Cava de’ Tirreni che in poco più di un mese, hanno letto i libri ed hanno creato  gli audiovisivi della durata massima di cinque minuti che è possibile guardare sulla pagina Facebook dell’Associazione https://www.facebook.com/IRIDEcultura/ .

Fino al prossimo 30 aprile i visitatori di questa Mostra virtuale potranno  scegliere i video preferiti e votarli con un “like”.

Successivamente una Giuria tecnica, tenendo conto del voto social, individuerà le due classi vincitrici che si aggiudicheranno i 100 euro in buoni libro offerti da Mondadori Bookstore

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Premiata dal Gambero Rosso la gelateria L’Ancora di Santa Maria di Castellabate

Presentata la guida “Gelaterie d’Italia 2024” del gambero rosso, giunta alla ottava edizione. Come ogni anno il volume propone, regione per regione, gli indirizzi da non perdere se si vuole gustare un buon gelato.

Gambero Rosso, grazie al contributo dei collaboratori della guida Gelaterie d’Italia, ha stilato un elenco dei luoghi dove gustare il miglior gelato. Tra questi, anche per questa edizione, figura un locale del Cilento e precisamente a Santa Maria di Castellabate. Si tratta della gelateria L’Ancora di Belmonte Domenico, appunto dal 1999 consigliata dalla prestigiosa rivista, quale Gelateria Artigianale di pregio oltre che Lounge Bar.

La passione di Domenico Belmonte, gelatiere da oltre 20 anni, è travolgente come l’ubicazione della gelateria che parla da sé. Infatti seduti davanti al panorama di cui gode la Gelateria, gustando una coppa di gelato si assapora non solo la dolcezza del prodotto artigianale fatto con prodotti di prima scelta, ma anche l’avvolgente atmosfera da sogno che trasmette la location unica e surreale.

Domenico Belmonte vanta un pedigree d’eccezione: dal 2021 è Presidente della Confederazione Gelatieri Europea nella quale confluiscono ben nazioni aderenti, ma le sue capacità emergono già dal lontano 2010 allorquando a Sorrento conquistò il Primo Premio al Campionato Italiano dei Gelatieri col gusto noce.

Tra i suoi “clienti” illustri anche Joe Biden, 46º presidente degli Stati Uniti, al tempo vicepresidente degli Stati Uniti d’America, che nel maggio del 2010 volle ritornare sulle spiagge della costiera amalfitana e cilentana dove si cementò, anni addietro, proprio l’amore per l’attuale seconda moglie Jill.

Belmonte è stato altresì protagonista con il gelato nella pellicola “c’è di nuovo una valigia sul letto”, con la regia di Eduardo Tartaglia. Un film con Maurizio Casagrande, Biagio Izzo, Veronica Mazza e Francesco Procopio.

 

Il 21 marzo scorso, invece, alla Camera dei Deputati è stato protagonista di un evento gustoso, con la conferenza stampa presieduta dal Presidente della XIII Commissione (Agricoltura), Mirco Carloni, per celebrare la 12ª “Giornata Europea del Gelato Artigianale” e la 36ª edizione di “Gelato a Primavera”.

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Il destino del mondo per una striscia di terra

di Antonino Papa-

Da quando esiste il mondo politicamente definito, ovvero dopo la Seconda Guerra Mondiale, parafrasando un celebre romanzo… è “quel lembo di terra, che volge ad Oriente, tra due storie ininterrotte di popoli…” l’essenza del mondo, l’inizio e la fine di ogni cosa, il crocevia dei destini di tutti i popoli del pianeta.

Quel lembo di terra “promessa”  sarebbe dovuto essere la Palestina, in un primo momento  riconosciuta ed incoscientemente posta sotto il controllo di Israele  e successivamente diventata il pretesto, sia per Islamici che per gli Occidentali, per scatenare una spirale infinita di morte in nome di una religione in grado di fomentare odio.

Tutti i conflitti che hanno interessato l’area mediorientale, infatti, affondano le radici nell’odio atavico tra islamici ed ebrei, incluse le guerre sante e le “azioni militari per cacciare i tiranni” che non erano altro se non l’alibi per impossessarsi del petrolio.

Da un lato vi è Israele ed il blocco occidentale, il cui establishment si sente costantemente in debito verso gli ebrei, dall’altro i Paesi dell’Islam  tra cui la Palestina, non riconosciuta come Stato da Israele  e non solo.

In nome di tutto ciò, ma soprattutto strumentalizzando l’Olocausto, si è lasciato che Israele cancellasse lentamente lo Stato della Palestina fino al punto da tenere il popolo in “ostaggio”, rinchiuso in un angolo di terra organizzato esattamente come i campi di detenzione; recinzioni, filo spinato, controlli e repressione continua.

Quando ci si chiede il perché della degenerazione di parte dell’Islam in terrorismo, sarebbe opportuno conoscere la storia, quella raccontata dai Palestinesi ai quali è stato negato il diritto di esistere, in barba ai “sacri principi sull’autodeterminazione dei popoli” e quella raccontata dagli israeliani che hanno dovuto difendersi dall’aggressione di tutti i popoli limitrofi, dal giorno dopo la proclamazione dello Stato d’Israele.

Se Hamas oggi, l’OLP prima, e tutte le organizzazioni terroristiche continuano a proliferare, ed avere adepti in tutto l’Islam estremo, è proprio a causa della repressione continua che Israele ha esercitato nei confronti della Palestina, sottraendo al popolo di quest’ultima territori sul quale avevano il sacrosanto diritto di vivere. D’altra parte, proprio questa sottrazione è stata la risposta di Israele, la sua difesa contro i popoli vicini che miravano a distruggerla.

Il risvolto più grave di questa storia infinita, però, è il silenzio assenso dell’Occidente che ha sempre avallato la repressione israeliana, USA in primis, presente ovunque vi siano guerre e risorse, che si sono garantiti un piede nel cosiddetto Middle East ed un alibi di ferro per intraprendere azioni militari, vedi Iraq.

È altresì naturale, ed anche superfluo, sottolineare che nessuno giustifica il terrorismo ma, considerati i tempi che corrono e la facilità con cui si punta il dito contro qualcuno, meglio ribadirlo, togliendo così la terra sotto i piedi a guerrafondai ed odiatori seriali dell’ultima ora che non cercano altro se non pseudo-pretesti per scatenare la loro vacuità intellettuale.

Chiusa questa doverosa parentesi, la situazione attuale sta sfuggendo di mano, nonostante gli ammonimenti di Biden a Netanyahu che non arretra di un centimetro dal suo target dichiarato, ovvero quello di annientare definitivamente Hamas per “eliminare le minacce costanti nei confronti dello Stato d’Israele”.

Se in precedenti circostanze di crisi, in quell’area, si è riusciti ed evitare il peggio attraverso la diplomazia, ora lo scenario si complica per via degli attori che sono intervenuti sullo scacchiere come l’Iran, dietro cui vi sono Russia e Cina “alla finestra, Turchia, al cui interno il dissidio tra curdi e regime è fonte di recrudescenze terroristiche ed Egitto, direttamente interessato geograficamente, soprattutto per via del Canale di Suez.

L’Iran, infatti, ha colto al volo l’occasione per entrare nel conflitto, dopo il raid israeliano che ha colpito loro istallazioni governative con conseguenti vittime e, non è escluso, che possa fungere da testa di legno o apripista alle mire espansionistiche commerciali cinesi e russe in quell’area.

Una eventuale risposta di Israele all’Iran scatenerebbe un conflitto di dimensioni non controllabili e sarebbe il preludio ad una vera e propria apocalisse, considerando i toni degli Iraniani. Proprio per questa ragione gli USA si sono dovuti piegare  ad “approvare” dictat di Netanyahu che ha deciso per una ulteriore offensiva a Rafa: siamo di fronte ad un vero e proprio ricatto operato da Israele al fine di “terminare l’opera di eliminazione di Hamas”.In realtà stanno cancellando la Palestina ed i palestinesi dal mondo.

Per troppo tempo si è lasciato Israele a briglie sciolte autorizzando ogni sua azione militare, ogni sua avanzata mirata a sottrarre terra ai palestinesi, ogni sua operazione repressiva preventiva; tutto sotto la supervisione degli Stati Uniti che avrebbero dovuto fungere da garanti per il resto dell’Occidente. Si è andati troppo oltre, nonostante l’ONU che praticamente è diventata un’organizzazione al servizio dei potenti della terra.

Ciò che si sta concedendo da decenni ad Israele non redime l’Occidente dai crimini nazisti; in pratica si sta avallando la tesi scellerata di Netanyahu secondo cui in Palestina c’è Hamas, distruggiamo tutta la Palestina; come dire in Italia c’è la Mafia, distruggiamo tutta l’Italia. “L’esportazione della democrazia” non funziona così.

 

 

 

 

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La nuova canzone d’autore con Fedeshiu e Susanna Reppucci


Dopo lo scorso appuntamento della sezione “𝐒𝐮𝐨𝐧𝐢” all’insegna de 𝘓𝘢 𝘯𝘶𝘰𝘷𝘢 𝘤𝘢𝘯𝘻𝘰𝘯𝘦 𝘥’𝘢𝘶𝘵𝘰𝘳𝘦 con i cantautori 𝐁𝐢𝐟 e 𝐌𝐨𝐫𝐞𝐧𝐨 𝐍𝐚𝐝𝐝𝐞𝐨, incontro condotto dal giornalista 𝐂𝐚𝐫𝐥𝐨 𝐏𝐞𝐜𝐨𝐫𝐚𝐫𝐨, sabato 20 sarà la volta di𝐅𝐞𝐝𝐞𝐬𝐡𝐮𝐢 (cantautrice) e 𝐒𝐮𝐬𝐚𝐧𝐧𝐚 𝐑𝐞𝐩𝐩𝐮𝐜𝐜𝐢 (cantautrice).
Dall’approccio sincretico e polivalente di Fedeshui alla “Ginestra” di Susanna Reppucci. Due donne nel salotto di Palazzo Fruscione racconteranno la loro musica e la loro urgenza creativa. Voce e chitarra, e poi libri, canzoni, cover, film, viaggi, per capire da dove nascono i versi che compongono le loro canzoni e come viene trasformata la materia sonora per diventare nuova canzone d’autore.

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Al COMICON Napoli in anteprima “Falla girare 2 Offline”

Falla girare 2 Offline

A poche settimane dall’inizio di COMICON Napoli (25 – 28 aprile, Mostra d’Oltremare), il programma del festival si arricchisce con una grande evento cinematografico: la banda di Falla girare sta per tornare e ha una nuova missione da compiere! Giampaolo Morelli, Ciro Priello, Fabio Balsamo, Giovanni Esposito, Desirée Popper, Valeria Angione e Gianfranco Gallo incontreranno il pubblico e presenteranno in anteprima Falla girare 2 Offline, film diretto e con protagonista Giampaolo Morelli, domenica 28 aprile, alle 17:00, al Teatro Mediterraneo.

Falla girare 2 Offline è prodotto da Italian International Film e Vision Distribution in collaborazione con Prime Video.

Nel film il mondo versa in un’inedita modalità: è completamente offline. A causa di un virus, internet non esiste più. Niente più e-mail, WhatsApp, 5G, social networks. Tutti sembrano, loro malgrado, essersi rassegnati a questa nuova condizione “analogica” di vivere la quotidianità, compreso Natan che, sfumato il suo lavoro da influencer, si è dovuto reinventare promoter di attrezzature per la casa nei supermercati. Le cose non vanno meglio per suo fratello Arturo e i suoi amici, l’ex spacciatore Oreste e il giornalista Guglielmo.

Quando Arturo si lascia sfuggire che nei bagni degli uffici del Comune c’è un debolissimo segnale, Natan decide di intervenire: riporterà Internet nel mondo.

A ostacolare questa “mission impossible”, tre giovani hacker, Zoe, Greta e Malcom, al soldo dello spietato Muller, criminale a capo del gruppo Noweb che guida la lotta contro Internet e la sua ricomparsa sulla terra.

Per la XXIV edizione del festival, COMICON organizza un evento unico: il primo concerto dedicato all’Ennio Morricone della musica videoludica, Hitoshi Sakimoto. Lo spettacolo Hitoshi Sakimoto – New Gaming Worlds celebrerà uno dei più importanti compositori della storia dei videogame con la straordinaria esecuzione della Nuova Orchestra Scarlatti. Dai primi anni duemila ad oggi, sono più di 180 i brani che l’artista nipponico ha scritto o prodotto, regalando un’infinità di emozioni ai gamer di tutte le età. Il Sensei Sakimoto è l’autore delle colonne sonore di titoli come Final Fantasy XII, Final Fantasy Tactics, Valkyria Chronicles, Odin Sphere e molte altre. Per la prima volta ospite in Italia, il Maestro Sakimoto sarà protagonista di un evento esclusivo e verrà omaggiato da un ensemble orgoglio della città di Napoli.

La Nuova Orchestra Scarlatti, nata in seguito allo scioglimento dell’Orchestra Scarlatti RAI, si impegna dal 1993 in numerosi spettacoli in importanti centri italiani ed esteri, con un repertorio che spazia dalla musica barocca alla contemporanea. L’esecuzione dell’Orchestra, che sarà diretta dal Maestro Giuseppe Galiano, si concentrerà sui brani più famosi di Sakimoto, ma concederà al pubblico anche l’ascolto di alcune inedite OST. In anteprima mondiale al di fuori del Giappone, verranno eseguiti i brani tratti da Unicorn Overlord, videogioco targato Vanillaware/Atlus uscito da poco e già in testa alle classifiche di vendita in molti Paesi, per il quale Sakimoto ha firmato la produzione della colonna sonora. In sala sarà presente anche Richter, co-autore della OST di Unicorn Overlord insieme agli altri membri di Basiscape, l’azienda leader nella musica per videogame fondata proprio da Sakimoto. Inoltre, durante il concerto, il Maestro Sakimoto salirà sul palco per un breve intervento e un saluto al pubblico italiano. Il concerto è previsto per il giorno 26 aprile, alle ore 12.00, all’Auditorium del Teatro Mediterraneo.

Venerdì 26 aprile, alle 19:30, qualcosa di completamente inedito e speciale accadrà a COMICON:

Tintoria, il podcast di Daniele Tinti e Stefano Rapone, che con le oltre 200 puntate e più di 50 milioni di visualizzazioni è ormai diventato un punto di riferimento dei podcast comedy italiani, arriva a COMICON Napoli 2024 con una puntata d’eccezione dal vivo dall’Auditorium del Teatro Mediterraneo della Mostra d’OltremareOspite della puntata, Dario Moccia.

L’evento prevede un biglietto aggiuntivo, accessibile a tutti, acquistabile solo su ticket.comicon.it. I possessori di biglietti per il venerdì 26 aprile e gli abbonati a COMICON Napoli 2024 potranno ricevere via email un codice sconto per acquistare il biglietto di Tintoria Live a un prezzo ridotto, maggiori informazioni a riguardo su napoli.comicon.it. Le nuove puntate di Tintoria, prodotto da The Comedy Club e distribuito da Onepodcast, sono disponibili ogni martedì su YouTube, sull’app Onepodcast, su Spotify e sulle principali piattaforme di streaming.

In anteprima assoluta a COMICON Napoli, arriva The Tunnel to Summer, The Exit of Goodbyes. Venerdì 26 aprile alle 15:00, il pubblico di COMICON potrà guardare i primi 16 minuti del film vincitore al prestigioso Annecy International Animation Film Festival e prodotto dal celebre studio d’animazione CLAP, per la regia di Tomohisa Taguchi.

The Tunnel to Summer, The Exit of Goodbyes porta sullo schermo il romanzo bestseller di Mei Hachimoku, poi divenuto manga di successo. Una toccante storia d’amore che unisce il meglio dell’animazione giapponese fra salti nel tempo ed emozionanti ritratti di adolescenti, rievocando nel cuore dei fan italiani i titoli più amati del genere. Arriverà al cinema solo il 10, 11 e 12 giugno con Anime Factory, etichetta di proprietà di Plaion Pictures.

Quali sono gli orizzonti possibili del fumetto contemporaneo? L’autore Magister di COMICON 2024, Igortpresenta le opere di cinque autori internazionali da lui selezionati, che tracciano mappe di possibili narrazioni fuori dalle regole convenzionali nella mostra “Igort presenta: 5 rotte possibili”. Francia, Cina, Italia o Regno Unito sono solo i punti geografici di una serie di autori che esplorano nuove traiettorie narrative, diversi tra loro ma uniti nell’intento di rinnovare il fumetto del presente e immaginare quello del futuro. Il cinese Woshibai, il britannico James Harvey, la francese Elene Usdin, e gli italiani Cammamoro e Wamu saranno al centro di questa esposizione, con una selezione di sequenze e tavole originali tra i loro lavori più rappresentativi, a indicare la vitalità del fumetto nazionale e la sensibilità contemporanea di un grande maestro della Nona arte.

Sabato 27 aprile, alle 14:00, all’Auditorium del Teatro Mediterraneo, l’evento dedicato a  IF – Gli Amici Immaginari, il nuovo film con Ryan Reynolds scritto e diretto da John Krasinski, in uscita il 16 maggio nelle sale italiane con Eagle Pictures. Ciro Priello presenterà dei contenuti in anteprima del film in compagnia di Blue, il buffo personaggio a cui Ciro presta la voce nel doppiaggio italiano.

IF – Gli Amici Immaginari racconta l’incredibile e magica storia di una bambina e della sua capacità di vedere gli IF, cioè gli amici immaginari di tutte le persone. Grazie a questo suo insolito superpotere, si imbarcherà in una magica avventura per ricongiungere gli IF dimenticati con i loro bambini.

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Nel suggestivo borgo medievale di Ortodonico al via il festival-raduno “Cilento Battente”

Il suggestivo borgo medievale di Ortodonico, incastonato tra le colline del comune di Montecorice, si prepara a diventare il palcoscenico di un evento unico nel suo genere: la terza edizione di “Cilento Battente”, un raduno e festival di chitarra battente, che si terrà nei giorni 20 e 21 aprile.

L’evento è organizzato con passione e dedizione dalla Proloco Ortodonico, sotto la sapiente direzione artistica del maestro Gianluca Zammarelli, e rientra nell’ambito del progetto “MelInCammino” della Proloco Ortodonico, Stella Cilento e S. Mango Piemonte.

Il “Cilento Battente” promette di essere un’esperienza straordinaria, che unisce la musica tradizionale alla bellezza dei luoghi storici del Cilento. Suonatori di chitarra battente provenienti da diverse regioni del Sud Italia, inclusa la Campania, la Puglia e la Calabria, si daranno appuntamento a Ortodonico per condividere la loro passione e offrire al pubblico un viaggio musicale indimenticabile. Tra gli ospiti, oltre al maestro Zammarelli, Ciro Caliendo, Paolo Apolito (tre cumpari musicanti), Catello e Hiram, Andrea Bressi, Alessio Bressi, Di Carlo, Megna, Nido, gli all’ usoantico e tanti altri.

Il programma di “Cilento Battente” comprende spettacoli musicali, raduni, presentazioni di libri, stand artigianali e momenti di condivisione in cui i musicisti potranno raccontare la storia e le tradizioni legate a questo strumento, tutti possono partecipare.

La manifestazione si apre sabato 20 aprile alle ore 12 con la presentazione di “Cilento Battente” con Gianluca Zammarelli, Ciro Caliendo e Paolo Apolito.Nel pomeriggio (ore 16-17) stage di chitarra battente di Bisignano (Cosenza) con il gruppo All’usoantico. Seguirà un raduno spontaneo di suonatori e poi alle 18.30 spazio ai “Tre compari musicanti” con Paolo Apolito, Antonio Giordano e Floriana Attanasio. Alle 21, invece, Gianluca Zammarelli con “Craùnì” ed i canti alla cilentana con Catello Gargiulo. A seguire, sempre in piazza Amoresano, saranno protagonisti Hiram Salsano con “Bucolica” e all’usoantico con canti e suoni di Bisignano. Chiuderanno la prima giornata delle antiche serenate per i vicoli del borgo cilentano.

Domenica 21 aprile, alle 12, si parte con “Battente e dintorni: liuteria del violino” a cura di Ciro Caliendo; “Il Calascione” con Massimiliano Di Carlo e “Acustica della battente” con Gerardo Nicoletta. Alle ore 15 sarà presentato il libro “Craùni” di Gianluca Zammarelli con un’intervista/narrazione a cura di Antonio Monizzi, a cui seguirà uno stage do chitarra battente del Cilento a cura dello stesso direttore artistico dell’evento. Alle 17, poi, stage di chitarra battente del Gargano a cura di Titòmme e alle 18 raduno spontaneo di suonatori di chitarra battente, mentre per i bambini ci sarà l’animazione con il cantastorie Andrea Bressi. A partire dalla 20, invece, “Battente Jonica” a cura di Alessio Bressi, mentre Di Carlo e Zammarelli si cimenteranno in “Calascione & Battente”. Poi, ancora, canti e suoni da Cutro (Calabria) con Salvatore Megna e “Tittòmme” con Rosario Nido. La prima edizione del festival/raduno terminerà con stornelli improvvisati e saluti finali in piazza Amoresano.

“Sarà un’occasione per scoprire il fascino della chitarra battente protagonista assoluta della serata, ma avremo anche strumenti come il calascione, il violino, la lira calabra, per immergersi in un contesto unico, dove la musica si fonde con la storia e la bellezza del territorio – spiega Paolo Menza, presidente della Proloco Ortodonico – Questo evento, infatti, non solo promuove la cultura della chitarra battente, ma anche la valorizzazione del patrimonio storico e culturale del Cilento con la speranza che con l’aiuto istituzionale giusto diventi una scuola di musica e magari un laboratorio di liuteria pubblico, sicuro attrattore economico e sociale per l’entroterra in spopolamento continuo”.

“Attraverso le note avvolgenti di questo strumento tradizionale, vogliamo trasportare i visitatori in un viaggio nel tempo, dove il passato e il presente si intrecciano in armonia. La magia della chitarra battente è una testimonianza vivente delle nostre radici, delle storie tramandate di generazione in generazione, e dell’essenza stessa del Cilento. Il nostro obiettivo è condividere questa eredità culturale con il mondo, offrendo a tutti l’opportunità di sperimentare l’energia e l’emozione che solo la musica autentica può trasmettere. “Cilento Battente” è un omaggio a questa tradizione, un’ode alla creatività e all’arte, e un invito a unirsi a noi in questa celebrazione della musica, della storia e della bellezza di un luogo che porta nel cuore la passione per la chitarra battente e lo stare insieme” conclude il presidente della Proloco.

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