Un progetto post-umano, prodotto dalla Fondazione Plart (presieduta da Maria Pia Incutti) e con la direzione artistica di Anna Fresa, unico nel suo genere, dal titolo “A.I. Design: intelligenza artificiale creativa e design generativo immersivo”, che avrà il suo culmine con l’evento espositivo “Sedimenti” a cura di Luigi Nicolais e l’installazione immersiva “Who am A.I.?”dell’artista multimediale Mario Capasso, in programma da domani (giovedì 28 novembre) al 1° marzo 2025 al Museo Plart di Napoli.
In “Sedimenti”, per la prima volta, immagini digitali create dall’interazione umana con l’intelligenza artificiale, diventeranno oggetti di design, plastici architettonici e composizioni tridimensionali, stampate 3D in resina vegetale o amido di mais. Opere realizzate con materiali assolutamente ecocompatibili, che andranno ad arricchire l’importante collezione del Museo della plastica.
L’operazione è stata progettata da Mario Coppola, architetto e designer napoletano, autore della avveniristica Villa Post-umana esposta nella scorsa Biennale Architettura di Venezia, con la collaborazione della lighting designer Veronica Abbate.
La mostra prosegue nello spazio espositivo di ultima generazione, Plart Vision, dove sarà proposta l’installazione immersiva “Who am A.I.?”dell’artista multimediale Mario Capasso, realizzata con 10 videoproiezioni sincronizzate su grandi schermi, suggestivi ologrammi e un’emozionante colonna sonora. Entrando in questo caleidoscopio enigmatico, tra scenografiche animazioni virtuali ed echi digitali, si è sommersi e incalzati da un flusso di interrogativi audaci sull’intelligenza artificiale e gli algoritmi generativi.
L’opera multimediale, creando una risonanza emotiva con lo spettatore, invita ad una riflessione profonda e talvolta scomoda. Ci costringerà a confrontarci con domande senza risposta, a sondare i limiti del nostro essere esplorando l’enigma dell’incontro tra l’uomo e la tecnologia.
Con l’avvento dell’intelligenza artificiale dovremo riconsiderare il significato di ‘umano’ e continuare ad indagare le connessioni tra mente, macchina e coscienza.
Il progetto, prodotto dalla Fondazione Plart, si avvale di nuovissime tecnologie digitali che rappresentano la vera sfida della creatività applicata ai prodotti culturali, esprimendo tra le emergenze della contemporaneità la sempre più allarmante crisi ambientale.
Dichiarazioni
“Aspetto determinante – spiega Maria Pia Incutti, presidente della Fondazione Plart e motore dell’innovativo progetto artistico – per la creazione di prodotti culturali, a forte matrice tecnologica, è stato l’incontro tra umanisti, detentori dei contenuti, e i tecnici, che spesso utilizzano linguaggi differenti. Un modo di progettare che è andato oltre il confine stesso tra uomo e macchina, portando all’attenzione generale ‘La nuova scienza dell’Intelligenza artificiale.’”
“La mostra ‘Sedimenti’– dice il curatore Luigi Nicolais– rappresentaun’opportunità unica per esplorare l’intersezione tra intelligenza artificiale e creatività umana, offrendo un’esperienza immersiva e coinvolgente che sfida i confini tradizionali del design e dell’arte. Il progetto, ospitato presso il Museo Plart, mette in luce la capacità dell’intelligenza artificiale di arricchire e amplificare l’immaginazione umana, generando opere d’arte e design innovativi.”
“Viviamo in un mondo spezzato– commenta Mario Coppola –lacerato, contaminato. Abbandoniamo dunque ogni sogno di purezza: natura sono le spiagge coperte di detriti, i fondali che prendono la forma dei relitti, i nostri corpi trasformati dalla chirurgia e inquinati dagli scarti che tornano indietro. E allora ricomponiamo tutto: ricordi, materiali, processi, forme, colori; inventiamo oggetti che già nascono sedimenti. Come nelle arenarie dove ogni strato piega insieme agli altri fondendo gusci, ossa, minerali, tappi, lattine. La coesistenza degli opposti è la sola strada che ci rimane. “
“L’installazione immersiva “Who am A.I.?” –racconta Mario Capasso–rappresenta uno spazio di riflessione sulla relazione tra gli esseri umani e l’IA. L’intelligenza artificiale è ormai una presenza costante nelle nostre vite e ci sfida a riconsiderare il significato di “umano” e a esplorare le connessioni tra mente, macchina e coscienza, provocando interrogativi etici e filosofici inediti. È un tema che dovrebbe interessare l’umanità intera perché le decisioni prese dai cittadini, politici e ingegneri di oggi potrebbero riverberarsi nel corso dei secoli. L’essere umano non sarà più in grado di competere con l’IA nell’elaborazione di risposte perfette, ma forse, continueremo ad essere gli unici a poter immaginare le domande giuste. L’intelligenza è farsi domande.”
L’iniziativa è sostenuta dal Ministero della Cultura tramite l’incentivo Transizione ecologica organismi culturali e creativi (TOCC). Finanziamento: Unione Europea – Next Generation EU