La Fondazione De Chiara De Maio a distanza di qualche anno presenta un nuovo
evento con l’artista/attore Francesco Paolantoni, domenica 19 febbraio alle ore 15,00 presso la Libreria Bocca nella GalleriaVittorio Emanuele II a Milano. (gestita da Monica e Giorgio Lodetti)
L’evento “Un Fernando Botero e alcuni Francesco Paolantoni. Donatello chez les
fauves (Donatello tra le belve)” non è una mostra di dipinti, neanche di sculture, neppure di mosaici, ma si tratta di cubetti di vario materiale (argilla e pelle, inizialmente anche pezzetti di pane) che raccontano di persone, personaggi e luoghi cari all’artista. C’è tanto di Napoli con il Vesuvio e il mare, con le sue icone quali San Gennaro e Totò, ma ci sono anche riferimenti alla condizione umana in generale, soprattutto il senso di solitudine alla ricerca di una possibile identità difficile da raggiungere.
Interverranno, oltre a Francesco Paolantoni e Vincenzo De Luca, Giorgio Lodetti
(responsabile della libreria Bocca), Nicola Saldutti (caporedattore del Corriere della
Sera), Diodato De Maio (presidente della Fondazione De Chiara De Maio), Fulvia
Bacchi (direttrice dell’UNIC – Unione Nazionale Industria Conciaria, già promotrice
nel febbraio del 2020 di una iniziativa culturale di contaminazione tra arte e pelli, con
Vincenzo De Luca e Diodato De Maio).
Il titolo della mostra certifica la presenza, anche, di un pennarello su cartoncino
dell’artista colombiano Fernando Botero (Monna Lisa del 1963), più che a
evidenziare un abisso a stimolare una continuità anche se con linguaggi diversi.
L’opera di Botero è di proprietà della Fondazione De Chiara De Maio, promotrice
dell’evento.
Il disegno di Botero (tra le opere di Paolantoni) spiega indirettamente il sottotitolo
della mostra Donatello chez les fauves (Donatello tra le belve) che rimanda alla
presenza, nella Parigi di inizio Novecento, di artisti di rottura con la classicità del
passato, ricordati appunto come Fauves.
Accompagna l’evento il catalogo dello storico dell’arte Vincenzo De Luca “Il
Cubettismo di Francesco Paolantoni. Risate a crepapelle e altri mosaici” (edizioni
Museo Civico Gaetano Filangieri, 2017).
De Luca così racconta l’arte di Paolantoni: Il primo livello di analisi delle opere di
Francesco Paolantoni, la denotazione, è quello immediato: vaste campiture
monocromatiche, riconoscibilità del soggetto e di ogni dettaglio, appiattimento dei
volumi e delle profondità, essenzialità del disegno preparatorio. Eppure queste forme
pure e semplificate, a un secondo livello di analisi, quello connotativo, aprono –
piacevole sorpresa – a un significato ultimo dell’opera che è più complesso di quanto
appare, a tratti amaro, da commedia all’italiana di Dino Risi o Mario Monicelli.