Difficilmente la nuova generazione ricorderà alcuni oggetti di uso comune presenti in tutte le case degli anni ’60 e ’70. Alcuni tra i ricordi più remoti della mia infanzia rievocano l’incanto che la telefonia domestica, di fondamentale importanza per la comunicazione, esercitava allora su noi bambini. Oltre al telefono classico di color grigio, con numerazione a disco, faceva la sua comparsa, presso alcune famiglie abbienti, un ulteriore telefono più piccolo, insolito, dallo squillo particolarissimo: il Grillo. Una personale ricerca sulla telefonia degli anni ’60 ha messo in risalto 2 foto pubblicate del piccolo telefono rivoluzionario. Su “storiaefuturo.eu” si presentano i 5 apparecchi telefonici, ciascuno di diverso colore, dal bianco all’arancione fino al rosso, colori classici molto in uso per quel periodo, mentre nell’altra pubblicità presente sul sito “curiosando708090.altervista.org ”, in cui si espongono i 5 telefoni colorati, gli innovativi oggetti domestici sono accompagnati da alcuni simpatici slogan descrittivi: “Grillo un modo simpatico di telefonare” oppure “Grillo è diverso nella linea e nella tecnica e offre un modo nuovo di telefonare”. Prodotto in Italia dalla Siemens, il telefono Grillo è stato progettato nel 1965 dai designer Marco Zanuso e Richard Sapper. Le caratteristiche peculiari di tale apparecchio spaziano dalla disponibilità di nuovi materiali, all’evoluzione tecnologica, alle dimensioni meno ingombranti, alla ricerca di nuove forme e di nuovi colori. Fino ad allora, i telefoni era composti dal corpo dell’apparecchio fisso mentre la cornetta veniva impugnata. Con Grillo si presentavano in un unico corpo il disco combinatore, il gancio commutatore e tasto, il microfono e il ricevitore. Novità assoluta dell’apparecchio fu il suo snodo a cerniera che univa le due parti del telefono consentendo di interrompere o iniziare una conversazione. Si può considerare, a tutti gli effetti, l’antesignano dei modelli di cellulari a flip, prodotti dagli anni ’90 in poi. Ricordiamo che fino ad allora i telefoni erano per lo più posati su un ripiano, laddove Grillo, con grande innovazione, si poteva facilmente spostare da una stanza all’altra. Esso è così denominato per la sua particolare suoneria, posizionata all’interno della spina, simile al verso del piccolo insetto. L’apparecchio ottenne il prestigioso premio “Compasso d’Oro” nel 1967 dall’Adi-Associazione per il Disegno Industriale di Milano, considerato come un concentrato di tecnica, estetica e funzionalità. La sua forma è a conchiglia composta da un materiale molto resistente l’Abs (acrilonitrile-butadiene-stirene); chiuso ha una lunghezza di 16 cm, larghezza di 8 cm e altezza 7; aperto la sua lunghezza è di 22 cm. Nel 1967 la SIP lanciò sul mercato il nuovo e stravagante apparecchio telefonico e lo si proponeva come un telefono in più da posizionare anche in ogni stanza, con l’ausilio della spina, in aggiunta a quello principale, installato al momento dell’attivazione dell’abbonamento. A mio avviso, ancora moderno, attualmente è tuttora in vendita, ed è considerato oggetto di design “vintage”.