La chiusura
Per alcuni mesi, per volontà della Sovrintendenza archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Salerno e Avellino, è stata ritenuta necessaria la chiusura dell’importante museo a causa della mancata manutenzione. La Pro Loco Buccino Volcei, che per 13 anni ha gestito il MANV, ha segnalato all’amministrazione comunale e alla Sabap Sa-Av, gravi problemi agli impianti di sicurezza della struttura museale, e, dunque, la necessità di manutenzione. Quest’ultimo ha indetto una manifestazione d’interesse per poterlo affidare a terzi, cosa avvenuta nello scorso agosto, per poi annullarne l’affidamento dopo pochissimo.
Il museo è ospitato all’interno della struttura quattrocentesca del convento degli eremitani di Sant’Agostino, di cui si ha notizia già nel XIV secolo, con il chiostro progettato e realizzato nel 1473 dal Maestro Natale da Ragusa.
Il museo ospita i reperti su una superficie completamente restaurata di circa 1600 mq, distribuita sui quattro livelli attraverso cui si snoda il percorso espositivo:“Dalla pietra al bronzo: frammenti di vita dalla preistoria”;“Nascita di un’identità” (VIII – VII sec. a.C.);“Principi e guerrieri” (VI – V sec. a.C.);“una Famiglia Aristocratica” (IV sec. a.C.);“Storia della città” (IV – I sec. a.C.);“La città di marmo” I sec. a.C. – I sec. d.C.);I materiali esposti più importanti sonoLa tomba degli ori (tomba 270 III sec. a.C.);Mosaico a tessere (risalente al IV sec. a.C.);Cratere raffigurante la parodia del “Ratto di Cassandra” firmato dal ceramografo pestano Assteas.