Giovani scienziati campani crescono

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Dal Vesuvio al Massachusetts

“Missione compiuta” possono orgogliosamente affermare i cinque studenti e i due docenti dell’istituto Righi di Napoli al temine della esaltante competizione Zero Robotics affrontata con inizio dallo scorso anno e, dopo vari step, conclusasi recentemente a Boston, nel Massachusetts, con un lusinghiero risultato.

Nella classifica finale, il podio ha premiato i ragazzi napoletani, saliti al terzo posto e gratificati da una menzione d’onore che ha maggiormente sottolineato le qualità di una impegnativa prestazione scientifica nella quale si cimentavano inizialmente duecento squadre, ciascuna composta da studenti di tre diverse nazionalità, di cui quattordici (tra esse 7 scuole del nostro Paese) giunte in finale.

Zero Robotics è una competizione internazionale annuale che si basa sulla programmazione di speciali robot realizzati dal MIT, situati all’interno della Stazione Spaziale Internazionale, in sigla ISS, viaggiante in orbita bassa, visibile dal nostro pianeta e le cui funzioni sono gestite da astronauti ospiti e da Centri di controllo a terra.

La gara consiste, appunto, nel programmare i robot spaziali per dotarli di caratteristiche segnalate dai gestori quali per es. evitare ostacoli, raccogliere oggetti virtuali, distruggere obiettivi, preservando le risorse primarie (carburante, cariche di energia, etc.) e affrontando la sfida all’interno di determinati limiti di tempo e di spazio per la scrittura del codice. Il software degli studenti doveva, inoltre, poter controllare fattori quali la velocità del satellite, la rotazione, la direzione di marcia, e molti altri, per trovare l’algoritmo perfetto nel minor tempo possibile.

Il team del Righi composto da Alessia Caparro, Mauro D’Alò, Davide Di Pierro, Emilia Napolano e Luigi Picarella guidato dai docenti di informatica e matematica Ciro Melcarne e Salvatore Pelella ha dovuto affrontare un imprevisto non da poco, causato dal temporaneo intoppo nel funzionamento del sistema che ha rischiato di causare cali di concentrazione dei giovani impegnati nei gruppi di lavoro. Per fortuna  il guasto, risolto nel giro di due ore, non ha alterato l’esito finale.

Per completezza di informazione va detto che la classifica vede ai primi due posti altre scuole italiane, precisamente l’Avogadro di Vercelli e il liceo Cecioni di Livorno, alleate con istituti americani.

Al termine del campionato di quest’anno, è doveroso ringraziare la presidente del Senato Elisabetta Casellati che ha finanziato il viaggio e le società Antony Morato, Atitech e Carpisa che hanno sponsorizzato gli aspetti logistici ed economici su invito della preside dell’istituto di Fuorigrotta Vittoria Rinaldi.

Il successo dei giovani del Righi rappresenta il simbolo della qualità del lavoro portato avanti da docenti e studenti nel nostro sistema scolastico, pur gravato da scarsezza di risorse e di investimenti; in più, l’intervento coordinato con istituzioni e imprese traccia la strada maestra per uno sviluppo consolidato e reale di formazione e cultura nel Paese, che è uno dei modi più sicuri per trattenere i nostri talenti all’interno dei territori di provenienza, come sempre ci si auspica.

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