Camera di Commercio: Studi sull’ Economia salernitana e Gran Bretagna

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Rapporti Salerno e Gran Bretagna-

Nell’ ambito delle attività dell’Osservatorio Economico sotto la lente d’ingrandimento sono finiti il commercio internazionale, l’imprenditoria dei cittadini britannici, i turisti britannici, i salernitani nel Regno Unito.

“Com’è noto, con il termine Brexit, si indica l’uscita della Gran Bretagna dall’Unione Europea, così come sancito dal referendum che si è svolto lo scorso 23 giugno – ha affermato il presidente della Camera di Commercio di Salerno, Andrea Prete – Con l’indagine di che trattasi abbiamo ‘fotografato’ i legami economici tra la Gran Bretagna e la provincia di Salerno prima che gli effetti della Brexit si sviluppino, in modo da poter poi, con una analoga successiva rilevazione, poter misurare nello specifico le eventuali conseguenze che l’uscita della G.B. dall’U.E. avrà prodotto”.

Solo nel 2015 il valore delle merci esportate nel Regno Unito è di oltre 325milioni, contribuendo a generare oltre un terzo del totale delle esportazioni della Campania verso tale Paese, che si sono attestate complessivamente su 918 milioni di euro.

Le esportazioni verso il Regno Unito rappresentano il 14,4% del valore complessivo dei beni esportati dalla provincia, il che consente al Regno Unito di occupare il secondo posto, dopo la Germania, nella graduatoria dei Paesi di destinazione per valore esportato. Risulta, invece, minore l’analoga misura per l’export campano (è pari al 9,4% l’export della Campania verso il Regno Unito sul totale export campano).

Sono 184 i cittadini nati nel Regno Unito che, al 31 marzo 2016, risultano guidare imprese insediate nel territorio provinciale. Passando ad approfondire le tipologie di impresa nelle quali operano, si rileva sul fronte della forma giuridica, la prevalenza delle strutture societarie (complessivamente tra società di persone e di capitale oltre il 50%) e sul fronte settoriale, la prevalenza delle attività commerciali (22,2%) e turistiche (17,7%).

Con quasi 35mila arrivi e oltre 191mila presenze nel 2014, il Regno Unito occupa la terza posizione nella graduatoria dei flussi turistici di provenienza estera. Un esame più articolato per tipologia di esercizi ricettivi preferiti, fa registrare nelle strutture alberghiere 26mila arrivi e 120mila presenze, mentre negli esercizi extra alberghieri 9mila arrivi e 71mila presenze. Un dato particolarmente interessante riguarda la permanenza media, pari a 5,5 giornate per il turista inglese, rispetto alle 4,3 in media del turista straniero.

Sergio Del Vecchio

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